Un 2023 positivo per le imprese di Lucca e Massa-Carrara Pisa affronta maggiori difficoltà – .

Un 2023 positivo per le imprese di Lucca e Massa-Carrara Pisa affronta maggiori difficoltà – .
Un 2023 positivo per le imprese di Lucca e Massa-Carrara Pisa affronta maggiori difficoltà – .

La situazione economica delle aziende di Lucca, Massa-Carrara e Pisa, pur in peggioramento rispetto alle previsioni formulate negli ultimi mesi, resta complessivamente positiva, con una crescita degli addetti e del fatturato che interessa tutti i territori ad eccezione di Pisa. Per il 2024 le imprese delle tre province prevedono un ulteriore peggioramento del fatturato, a causa dei conflitti globali, della politica monetaria ancora restrittiva e del rallentamento delle economie partner, nonché della fine degli incentivi all’edilizia. Le imprese però non si arrendono e nel corso del 2024 pensano di adottare alcune azioni prioritarie per affrontare le sfide che le attendono: migliorare la pianificazione economico-finanziaria, investire nella formazione professionale, rafforzare la digitalizzazione e promuovere pratiche sostenibili per adattarsi alle nuove tendenze del mercato. Questi, in sintesi, i risultati dell’annuale indagine “ClimaImpresa”, condotta questa primavera dalla Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche su un campione di 551 aziende delle province di Lucca, Massa- Carrara e Pisa, alcuni dei quali diffusi in anteprima il 17 maggio scorso in occasione della presentazione del rapporto annuale sull’economia.

“Nonostante il contesto economico difficile – afferma il presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest, Valter Tamburini – le imprese del Nord-Ovest della Toscana hanno mostrato una notevole resilienza. La nostra indagine evidenzia che le aziende stanno puntando su digitalizzazione, economia circolare e una migliore gestione dei flussi di cassa per affrontare le sfide future: la Camera di Commercio è al loro fianco in questo percorso. Attraverso i Punti Impresa Digitale (PID), offriamo formazione, valutazione e supporto economico per migliorare il livello di digitalizzazione delle imprese. In tema di sostenibilità, con il servizio SUSTAINability aiutiamo le aziende a identificare strategie di sviluppo legate agli obiettivi ESG, fornendo strumenti di autovalutazione e spunti operativi per migliorare le performance ambientali e sociali. Inoltre, attraverso la business school INNOVA, realizzata in collaborazione con il Polo Tecnologico Lucchese e le associazioni di categoria, ci impegniamo a promuovere la formazione per la competitività delle imprese attraverso un programma integrato di incontri dedicati alla gestione aziendale, alla tutela della proprietà industriale e al applicazione di tecnologie innovative. Siamo convinti che, attraverso il nostro impegno e il sostegno della comunità economica, le imprese del nostro territorio potranno continuare a crescere e prosperare, affrontando con successo le sfide del mercato”.

Per le imprese provincia di Lucca, il quadro economico per il 2023 resta positivo, anche se peggiorato rispetto alle previsioni formulate negli ultimi mesi. I dati consuntivi del 2023 dicono che il 37% delle aziende ha registrato un aumento del fatturato, mentre il 32% ha subito delle flessioni, generando un saldo positivo del 5%. Anche l’occupazione è cresciuta del 4,4% rispetto all’anno precedente, rappresentando la variazione migliore dell’intero Nord Ovest della Toscana. Per il 2024, le prospettive di fatturato restano moderatamente positive, nonostante il peggioramento registrato nel settore delle costruzioni per la fine dei bonus e la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie che impatta soprattutto sul commercio. Il saldo tra incrementi e decrementi del fatturato si attesta a +4 punti percentuali. Sul fronte estero, però, le imprese lucchesi temono la politica monetaria ancora restrittiva della Bce, i conflitti bellici e il rallentamento delle economie tedesca e cinese, senza trascurare anche gli effetti negativi degli eventi meteorologici. Sul fronte interno, le aziende della provincia di Lucca segnalano come fattori interni impattanti la pressione fiscale, la perdita di potere d’acquisto delle famiglie e l’eccessiva burocrazia. Per affrontare queste sfide intendono rafforzare la pianificazione economico-finanziaria per contrastare le difficoltà sul lato creditizio, investire nella formazione dei dipendenti per garantire personale adeguato e concentrarsi sul rafforzamento degli ormai indispensabili processi di digitalizzazione e risparmio energetico-economia circolare.

Il quadro economico definitivo per il 2023 provincia di Massa-Carrara si conferma estremamente positivo, superando le aspettative formulate negli ultimi mesi. Il 41% delle imprese, infatti, ha registrato incrementi di fatturato, mentre solo il 19% ha subito cali, portando ad un saldo positivo di 22 punti: il migliore della zona. Sul fronte dell’occupazione si è registrata una crescita dello 0,3%. Le prospettive per il 2024 mostrano però un clima meno ottimista, soprattutto nei settori delle costruzioni, a causa della fine dei bonus, e del commercio, in difficoltà per la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie e nuove abitudini di consumo. Il saldo tra aumenti e diminuzioni del fatturato scende a -6 punti percentuali. Le principali preoccupazioni delle imprese massa-carraresi riguardo ai fattori globali riguardano i conflitti, la politica monetaria restrittiva e il rallentamento delle principali economie mondiali, nonché gli effetti (indiretti) del blocco del Canale di Suez sul porto di Carrara. A livello interno sono fonte di preoccupazione l’elevata pressione fiscale, la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie e l’eccessiva burocrazia. Per affrontare le sfide del 2024, le imprese massa-carraresi puntano sulla formazione dei dipendenti, sull’ottimizzazione della pianificazione economico-finanziaria, viste le difficoltà di accesso al credito, sulla digitalizzazione, sul risparmio energetico e sull’economia circolare, oltre alla creazione di reti tra imprese per raggiungere obiettivi comuni.

In provincia di Pisa, il quadro economico delle imprese nel 2023 è risultato negativo: il 32% delle imprese ha segnalato incrementi di fatturato, mentre il 35% ha subito cali, generando un saldo negativo di -3 punti percentuali. Sul fronte dell’occupazione si è registrata una crescita dello 0,7%. Per il 2024 il clima di fiducia tende a restare negativo, a causa del peggioramento del settore delle costruzioni e del commercio, con un saldo tra aumenti e diminuzioni del fatturato che scende a -16 punti percentuali. Tra i fattori globali che preoccupano maggiormente le imprese pisane ci sono i conflitti, la politica monetaria restrittiva, il rallentamento delle principali economie mondiali e il blocco del Canale di Suez. Per quanto riguarda i fattori interni, le imprese pisane temono la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, l’elevata pressione fiscale e l’eccessiva burocrazia. Per affrontare le sfide del 2024, le aziende intendono investire nel miglioramento della pianificazione degli aspetti economico-finanziari, poiché gestire il flusso delle risorse è cruciale in un contesto in cui il credito resta costoso. Anche la formazione professionale dei dipendenti è considerata fondamentale, considerata la difficoltà nel reperire personale qualificato e il rafforzamento dei processi di digitalizzazione e dell’economia circolare rappresenta una priorità, dato che tali pratiche possono contribuire in modo significativo all’efficienza e alla sostenibilità delle attività aziendali.

 
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