BARI – Un detenuto di origini marocchine ha tentato la fuga ieri mattina dal carcere di Bari, approfittando del fatto che l’ufficiale che vigilava sulle cosiddette ‘passeggiate’ era stato dirottato per l’urgente, “falso” accompagnamento di un altro detenuto in regime di Alta sicurezza in ospedale. Ma la scena era quasi come un film: il fuggitivo prima ha scavalcato il muro, superandolo, poi è sceso nel recinto e ha scavalcato il muro di cinta, ma invece di dileguarsi ha sbagliato strada per arrivare direttamente agli uffici della direzione, dove ha è stato prontamente bloccato e riportato nei reparti di detenzione.
Il SAPPE, sindacato indipendente della polizia penitenziaria, ha riferito la notizia con una nota: «Cosa sarebbe successo se il detenuto fosse riuscito a scappare e avesse ferito alcuni cittadini? Forse si sarebbe aperto un caso contro i poliziotti ma anche contro i dirigenti penitenziari per non aver garantito la sicurezza, mentre sarebbe più opportuno controllare meglio chi gestisce il servizio sanitario all’interno del carcere di Bari, dove le regole verrebbero violate in molte occasioni. precise che prevedono la liberazione dei detenuti dal carcere alle strutture ospedaliere solo in presenza di grave pericolo per i detenuti”.
«Abbiamo informazioni che l’accompagnamento “urgente” del detenuto è stato causato da una lite scoppiata intorno alle 8,30 del mattino. Il medico di guardia non ha intrapreso alcuna azione. Verso le 12.30 è stato visitato dal dentista che, dopo aver constatato la perdita di un dente, ha chiesto un accompagnamento urgente in ospedale, sotto sorveglianza. Tra l’altro il detenuto è entrato al pronto soccorso con il codice verde e l’attesa è stata lunghissima”.
