G7, agenda piena per il Papa: ecco tutti i bilaterali

G7, agenda piena per il Papa: ecco tutti i bilaterali
G7, agenda piena per il Papa: ecco tutti i bilaterali

G7, è il giorno di Papa Francesco. Da Biden a Zelenskyj, passando per Macron, saranno una decina i capi di Stato e le personalità con cui il Pontefice avrà oggi incontri bilaterali a margine del vertice di Borgo Egnazia, in Puglia.

L’agenda di Papa Francesco in Puglia

Il Pontefice decollerà dall’eliporto vaticano alle 11. L’atterraggio a Borgo Egnazia è previsto per le 12.30: il Papa sarà accolto sul campo sportivo dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Successivamente Francesco si sposterà con una golf car nella residenza riservata dove sono previsti i primi incontri bilaterali. Nel dettaglio, il Papa incontrerà Kristalina Georgeva, direttrice generale del Fondo Globale Internazionale; poi Zelenskyj, presidente dell’Ucraina; Emmanuel Macron, presidente francese; Justin Trudeau, primo ministro canadese. Al termine, intorno alle 14.05, la Meloni darà il benvenuto ufficiale al Papa nel cortile di Borgo Egnazia seguito dalla foto ufficiale. Alle 14,15 il Papa parteciperà alla sessione congiunta e pronuncerà il suo discorso sull’intelligenza artificiale a cui seguiranno altri interventi.

Dopo le 17.30 si svolgerà il secondo ciclo di incontri bilaterali tra il Papa e gli altri Capi di Stato: Bergoglio avrà un faccia a faccia con il presidente del Kenya, William Samoel Ruto; con Narendra Modi, Primo Ministro indiano. Quindi vedrà il presidente americano Joe Biden; poi Lula da Silva, presidente del Brasile; Recep Tayyip Erdogan, presidente turco; e il presidente algerino Tebboune. Il Pontefice farà poi rientro in Vaticano (l’atterraggio all’eliporto è previsto intorno alle 21,15).

La prima volta di un Pontefice al G7

È la prima volta nella storia che un pontefice partecipa ai lavori del Gruppo dei Sette, e il Papa interverrà nella sessione di outreach, quella aperta anche ai Paesi invitati, non solo ai membri del G7. Il Pontefice parlerà intorno alle 14.15: Bergoglio ha già dedicato due messaggi al tema dell’AI, in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali e nel messaggio per la pace. In particolare, Francesco nei suoi messaggi si è soffermato sulle implicazioni etiche riguardanti l’interconnessione tra le nuove tecnologie e il settore degli armamenti: «La possibilità di condurre operazioni militari attraverso sistemi di controllo remoto ha portato ad una minore percezione della devastazione da esse provocata e della responsabilità per il loro utilizzo, contribuendo a un approccio ancora più freddo e distaccato all’immensa tragedia della guerra”.

Le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale, ha sottolineato il Papa, devono essere utilizzate per “promuovere lo sviluppo umano integrale per introdurre importanti innovazioni nell’agricoltura, nell’istruzione e nella cultura per migliorare il tenore di vita di intere nazioni e popoli. Il modo in cui lo usiamo per includere gli ultimi, cioè i fratelli e le sorelle più deboli e bisognosi, è la misura rivelatrice della nostra umanità”. L’Osservatore Romano, in un’analisi in prima pagina, ha evidenziato come “il Pontefice” non sfugge “al pericolo di alcune applicazioni dell’Intelligenza Artificiale, che spesso restano in secondo piano. C’è il problema dei suoi campi di applicazione, che – come tante altre innovazioni scientifiche e tecnologiche che l’hanno preceduto – sembrano dare la precedenza all’ambito militare”.

I Vescovi della Puglia si sono rivolti anche ai potenti del mondo in una lettera aperta: “A voi, che siete responsabili della vita di tanti, chiediamo con la forza del cuore il coraggio di non arretrare di fronte alle sfide del momento che vedono nella pace e nella crescita sostenibile le coordinate essenziali di un cambiamento di paradigma, di cui tutti sentiamo il bisogno”. Nella lettera, i Vescovi ricordano ai potenti della Terra che “i problemi del nostro popolo sono le lotte dell’umanità. Ai nostri giovani manca il futuro che noi adulti abbiamo loro rubato. Avere a cuore il bene di tutti, saper oltrepassare i confini degli interessi presenti e di parte. C’è bisogno di speranza, di essere audaci, di aprire le porte alla giustizia sociale, alla tutela reale ed effettiva del creato, alla tutela dell’umanità, sapendo garantire a tutti l’accesso universale ai servizi essenziali. una vita dignitosa per tutti”.

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