vergognatevi – .

vergognatevi – .
vergognatevi – .

Italo Bocchino-Donatella Di Cesare: che duello a PiazzaPulita. Il nuovo faccia a faccia tra i due – sempre su La7 – è l’ennesimo scontro ad alta tensione e Corrado Formigli ha faticato a mantenere il controllo dello studio. Entrambi ospiti dell’approfondimento del giovedì sulla rete di Urbano Cairo, dopo aver visto l’inchiesta di Fanpage sulla Gioventù Nazionale e il servizio sulle dimissioni di Paolo Signorelli, Bocchino e Di Cesare si sono scontrati ancora una volta. L’argomento è lo stesso di sempre: il netto contrasto politico tra i due. Tutto nasce dall’intervento del direttore editoriale de Ilcento d’Italia chiamato da Formigli a commentare il caso Signorelli: “Gli unici conti che Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia devono pagare sono quelli verso gli elettori. Tutto il resto è fantasia – esordisce il regista –. E Paolo Signorelli sei anni fa scriveva cose che nessuno di noi può condividere. Naturalmente su questo siamo d’accordo. Ma la domanda è: chi era Paolo Signorelli oggi e come ha svolto la sua professione di giornalista?».

Leggi anche: Martedì Storace inchioda Di Cesare: “Non ho dimenticato il post, ho i brividi”

Fin qui tutto bene, ma la fase velenosa che Bocchino pronuncia dopo scatena la rissa tra i due: “Lui deve pagare una cosa di 6 anni fa, i ragazzi devono pagare a 18 anni per delle cazzate enormi che fanno in quelle sere, ma poi la professoressa Di Cesare viene assolta perché è poco più matura dei 18 anni e insegna filosofia…”. Tra i due non corre buon sangue e Di Cesare, già pronto allo scontro, non aspetta che Bocchino concluda: “Il ministro Lollobrigida ha parlato di sostituzione etnica…”. Preparato anche lui allo scontro, il giornalista invita il suo interlocutore a lasciarlo finire: “Non l’ho interrotta, quando vuoi possiamo parlare anche di sostituzione etnica – prosegue il direttore e riprende da dove aveva interrotto la docente -. Fa un post per elogiare una terrorista che si è sporcata le mani di sangue…”

Leggi anche: Martedì Di Cesare non si tiene. Attacco a destra: “Falsi amici degli ebrei”

Nuova interruzione di Di Cesare. Sale la tensione nello studio di Formigli. “Ma non è stanco di ripetere sempre queste sciocchezze su un post frainteso?” si chiede il professore della Sapienza. Bocchino la prende in giro ironicamente: “ti fa male. Le fa molto male.” Il conduttore invita alla calma ma resta inascoltato, semmai la situazione si fa più agitata: “Non a me – risponde Di Cesare – perché voleva fraintendere. Parla di questo, non di me. La risposta di Bocchino è stata simultanea: “Sto parlando di questo. Faccio il paragone tra 18enni che fanno delle sciocchezze, Signorelli che ha fatto delle sciocchezze sei anni fa – spiega il giornalista che poi diventa ancora più duro nel suo intervento – e tu che hai elogiato un terrorista con le mani sporche di sangue, dovrebbe vergognarsi e insegna ai nostri figli, rovina i nostri figli. Di Cesare rimanda le accuse al mittente: “Vergognatevi, state parlando di Signorelli – il confronto tra i due è al punto di massima tensione – Non ho elogiato nessuno. Si vergogni per lei.” Adesso non si ascoltano e Bocchino e Di Cesare si parlano addosso. Formigli però riprende il controllo dello studio e la conversazione ed il duello finisce. Ci vediamo la prossima stagione.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV 30 MLN per Gudmundsson, firma ancora in Italia – .
NEXT Il nubifragio si abbatte sul Basso Varesotto, strade e sottopassi allagati, alberi caduti – ilBustese.it – .