era partito da Olbia – .

La spy story sulla fuga di Artem Uss tocca anche la Sardegna, il direttore e figlio di un oligarca vicino a Vladimir Putin, che avrebbe dovuto essere estradato negli Stati Uniti ma è fuggito nel marzo 2023. Un russo residente in Svizzera è stato arrestato nell’inchiesta dell’unità investigativa dei Carabinieri e del procuratore di Milano Giovanni Tarzia: Dimitry Chirakadze, 54 anni, lo era fermato dai carabinieri all’aeroporto di Fiumicino, proveniente da Olbia.

Le indagini sulla fuga del manager avevano già portato gli investigatori in Sardegna: un anno fa il personale del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza (Comando Provinciale di Sassari) aveva effettuato nel giro di poche ore IL decreto di congelamento della partecipazione della famiglia Uss nella holding che controlla l’hotel Don Diego, a Loiri Porto San Paolo. L’hotel di lusso è registrato a nome della Luxury Sardinia Srl, di cui il 40% è detenuto dalla società cipriota Dunegenes Tarding Limiteda sua volta controllata da un fondo fiduciario riconducibile alla famiglia Uss.

Dalle indagini è emerso anche “il coinvolgimento diretto della moglie dell’arrestato”.nella titolarità di partecipazioni nella società che gestisce un’importante struttura turistica di lusso in Sardegna, riconducibile alla stessa donna e famiglia” dell’Uss. E anche «da uno studio legale russo noto come uno dei principali specialisti nell’ottenimento delle decisioni necessarie presso la Corte Suprema e l’arbitrato a Mosca». Inoltre, sarebbe proprietaria di «un’imponente tenuta di caccia nella zona di Krasnoyarsk, in Siberia, luogo di vacanza preferito di importanti funzionari russi, tra cui il governatore Alexander Uss, padre di Artem».

L’Uss è stato portato con quattro auto da Basiglio, nel milanese, oltre il confine con la Serbia e da lì è volato in aereo fino alla Russia. L’arresto è la seconda parte delle indagini aveva portato nei mesi scorsi ad un’altra ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 6 persone. Il russo, destinatario di un provvedimento di custodia cautelare in carcere per “evasione procurata in concorso, con l’aggravante del reato transnazionale”, come ha spiegato il procuratore di Milano Marcello Viola, egli è “ritenuto uno dei promotori e organizzatori della fuga dell’Uss” da Basiglio (Milano), dove si trovava agli arresti domiciliari in attesa di estradizione. L’arrestato è un “imprenditore russo cofondatore del gruppo Pravo.ru, proprietario dell’omonimo sistema di giustizia elettronica che fornisce assistenza ai siti web dei tribunali russi”, “struttura” che “ha anche un’importante presenza nel sistema mediatico russo online specializzato in giornalismo giuridico.”

È inoltre “azionista di numerose società russe insieme – scrivono i procuratori – con membri della famiglia Uss, anche con incarichi di vertice”. Ed è un «appartenente all’aristocrazia russa, in quanto discendente di un granduca di Georgia, ed è sposato con una ricca donna russa con la quale gestisce inoltre numerosi e complessi affari e patrimoni societari di rilevanza internazionale, in parte dei quali hanno coinvolto i membri della famiglia Uss”.

Chirakadze si tratta di “parte di un livello superiore, dal punto di vista organizzativo” rispetto al commando (tre già arrestati) che ha favorito la “fuga”. Avrebbe, come scrivono i pm, “monitorato sull’esito della decisione della Corte d’Appello di Milano sulla possibile estradizione” negli Stati Uniti che fu, allora, “sfavorevole” e “tale da indurlo”, quindi , “per attuare il piano da lui nel frattempo organizzato contattando preliminarmente i componenti della cosca che hanno poi effettuato la fuga”. Il 54enne, “contatto e organizzatore” del piano di fuga e residente nel cantone di Ginevra, come spiega la Procura, era presente, nella fase organizzativa, “ai principali incontri con i membri del la banda che ha assicurato la fuga”. E avrebbe “mantenuto un contatto costante con i familiari di Artem Uss”, 41 anni, “al fine di supervisionare le fasi di organizzazione e realizzazione dell’esfiltrazione”. Avrebbe incontrato «in più occasioni i componenti della cosca dopo l’esfiltrazione avvenuta in territorio straniero».

(Unioneonline/D)

©Tutti i diritti riservati

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Il segretario del Pd Carrara Luca Barattini risponde a Bernardi – .
NEXT L’Aido al memoriale di Antonio Ferrara – .