Frode contro lo Stato, condannato a tre anni il sindaco di Vagli Sotto Mario Puglia – .

Tre anni per truffa ai danni dello Stato. Questa la sentenza pronunciata dal giudice del tribunale di Lucca, Giuseppe Pezzuti contro Mario Puglia, neo eletto sindaco di Vagli Sotto. Il sindaco del comune montano della Garfagnana è stato condannato a versare una somma provvisoria di 200mila euro all’INPS e 100mila euro all’INAIL, immediatamente esecutiva, al termine di un processo che lo ha visto sul banco degli imputati, assistito dall’avvocato Enrico Marzaduri. Il giudice ha accolto integralmente la richiesta del pubblico ministero Antonio Mariotti, responsabile dell’inchiesta che ha portato la Puglia sul banco degli imputati. La difesa è in attesa di leggere le motivazioni della sentenza ma ha già annunciato che verrà presentato ricorso contro la sentenza ritenuta ingiusta nei confronti del sindaco di Vagli Sotto.

L’accusa è stata avanzata nel contesto di un’indagine relativa alla pensione di invalidità ottenuta dalla Puglia e che secondo l’accusa sarebbe stata percepita senza essere dovuta. In particolare Erano giunti all’attenzione della Procura i certificati di invalidità rilasciati in Puglia a seguito di tre infortuni sul lavoro quando l’attuale sindaco era guardiano della diga Enel di Vagli, alla fine degli anni ’80. Secondo tali documenti – che secondo l’accusa sarebbero stati manomessi -, La Puglia avrebbe una disabilità riconosciuta per deficit cognitivo e patologie legate a traumi. Secondo le accuse mosse dalla Procura, però, quei certificati sarebbero stati ritoccati a macchina e quindi non validi ai fini della percezione della pensione di invalidità.

Opponendosi alla tesi di difesa, rappresentata in aula dall’avvocato Marzaduriche nella precedente udienza aveva chiesto l’assoluzione con la formula piena del Puglia, perché estraneo ai fatti contestati dall’accusa. Secondo il legale, infatti, non ci sono prove che dimostrino che quei certificati siano stati ritoccati dal nuovo sindaco e che i documenti siano stati regolarmente rilasciati dall’Inail.

Certificati derivati, come ha sintetizzato la difesa, da tre distinti episodi di cui Puglia sarebbe stato vittima, nel corso di circa 36 mesi nel suo ruolo di guardiano della diga. Si tratta però della sentenza di primo grado: il sindaco di Vagli Sotto potrà dimostrare la sua totale estraneità alle accuse nei prossimi gradi di giudizio. La difesa è infatti intenzionata ad impugnare la sentenza.

“Dopo 72 assoluzioni, oggi il giudice mi ha condannato in primo grado come richiesto dalla Procura a 3 anni per una truffa commessa 63 e 40 anni fa”, ha commentato il sindaco di Vagli.

“Non ho mai apportato modifiche ai documenti”, La Puglia si difende in un post facendo riferimento ai certificati di invalidità. “In ogni caso, anche se così fosse, verrebbero sicuramente prescritti dopo 60 anni. Rispetto la decisione del Giudice e ribadisco la mia assoluta fiducia nella magistratura giudicante. I miei avvocati Marzaduri e Cardone faranno ricorso. Credo che i miei avversari presenti come un gruppo di tifosi che pensavano alla mia sospensione da sindaco continueranno ad abbaiare alla luna”.

 
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