Santa Caterina da Bologna, il primo ciak del film in città – .

Santa Caterina da Bologna, il primo ciak del film in città – .
Santa Caterina da Bologna, il primo ciak del film in città – .

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Dall’educazione alla corte estense di Ferrara alla comunità francescana. È Caterina da Bolognaun mistico del XV secolo che presto sarà sul grande schermo.

La sceneggiatura del docu-film è stata curata da Simone Ortolani, mentre la regia è stata affidata a Roberto Vecchi. La stessa squadra ha prodotto anche il docufilm sulla figura del cardinale Ersilio Tonini per Tv 2000 e ha realizzato e continua a realizzare programmi e fiction per la Rai.

“Non sarà solo una biografia – dicono – ma un interessante viaggio attraverso la sua coinvolgente vicenda umana e spirituale. La sua vita sarà raccontata con un linguaggio cinematografico e televisivo moderno ed emozionante, che appassionerà un pubblico vasto ed eterogeneo, con particolare attenzione alla Famiglia francescana ed ecclesiale alla quale Caterina appartiene e che ancora oggi ne conserva la memoria e lo spirito”.

Le riprese, iniziate a Bologna con la testimonianza dell’arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, cardinale Matteo Maria Zuppi, proseguiranno nei prossimi mesi nei luoghi più emblematici.

Caterina, un’eccezione del Rinascimento

Caterina da Bologna rappresenta un’eccezione per il suo tempo. Nata nel 1413 da famiglia altolocata, ricevette una raffinata educazione presso la corte estense di Ferrara, ma la guida dei suoi frati minori osservanti la spinse verso i voti. Nel 1432, insieme ad altre giovani, professò la Regola di Santa Chiara nel monastero del Corpus Domini a Ferrara, dando vita ad una comunità francescana.

Chiamata a fondare un nuovo monastero, Corpus Domini arrivò a Bologna il 22 luglio 1456. Divenuta madre badessa del monastero, divenne punto di riferimento non solo per le sue consorelle, ma per l’intera cittadinanza bolognese.

Promuove la cultura e l’educazione all’interno del monastero clariano, con l’obbedienza e l’ascolto costante della Parola e scrivendo diversi testi: trattati liturgici, mistici, ascetici, laude e lettere sempre con un intento didattico e profetico che rivela una mente acuta e un pensiero libero, capace di discutere temi teologici e filosofici con uomini e donne di grande cultura. Morì a Bologna il 9 marzo 1463 e fu canonizzata da papa Clemente XI il 22 maggio 1712.

Il corpo di Santa Caterina da Bologna è incorrotto, come è ben visibile nella cappella a lei dedicata all’interno del monastero del Corpus Domini.

 
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