accolto il ricorso di un residente, interrotti gli scavi – .

Brutto colpo per il Campidoglio per la vicenda stadio dell’As Roma. Due giorni fa, con ordinanza, il giudice ordinario ha intimato a Roma Capitale “di astenersi dall’accedere e/o consentire a chiunque di accedere” ad un’area di via degli Aromi, a Pietralata, costituita da quattro particelle urbanistiche ricadenti nella superficie interessata dal progetto dell’Arena giallorossa, che il club e il Comune vorrebbero inaugurare nel 2027, in occasione del centenario del club. Si tratta di porzioni espropriate dall’amministrazione capitolina tra il 2001 e il 2003 ma nelle quali – riferisce l’ordinanza – agli abitanti è stato consentito di restare in cambio dell’impegno a pagare un affitto. Ma sono passati più di vent’anni e ora il “proprietario” vuole diventare proprietario del terreno, cercando di far valere l’usucapione in tribunale.

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Proprio questa circostanza ha convinto il tribunale a ordinare al Comune di interrompere le indagini geognostiche e gli scavi, necessari per avviare il cantiere dello stadio. Radio Roma Sound ha anticipato la notizia, con un post su «X», e poco dopo è arrivato il giubilo dei comitati contrari alla costruzione dell’impianto sportivo. «Apprendiamo con soddisfazione dell’ordinanza emessa dal tribunale civile, che ordina a Roma Capitale di cessare ogni “disturbo di possesso” nei confronti degli abitanti di via degli Aromi – si legge in un comunicato del “Sì al parco, Sì al ospedale, No allo stadio”, che aggiunge – Infatti, le previste attività di rilievo su quelle aree, che ospiterebbero gran parte dell’edificio dello stadio, non potranno iniziare grazie a questa ordinanza”.

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Ma l’assessore capitolino all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, precisa: «L’ordinanza ha carattere cautelare e si riferisce esclusivamente alla tutela del possesso dell’area da parte dei ricorrenti, senza esprimere alcun giudizio sulla questione della proprietà». Roma Capitale, aggiunge l’assessore, «potrà adottare tutte le successive azioni necessarie per portare avanti l’iter finalizzato alla realizzazione del nuovo stadio», mentre le indagini di As Roma, conclude Veloccia, continuano «in altre zone non interessate dal misure in questione”.

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