l’allenatore dei miracoli è ancora Campione Italiano – .

Dei tre scudetti vinti dal Genoa a livello del settore giovanile, due sono firmati Gennaro Ruotolo. Quando venne reso cosciente, i suoi occhi subirono un processo rapido e immediato. Questione di istanti o giù di lì. Acceso spentoquasi come se ci fosse un interruttore. Il risultato parla da solo: pupille dilatate e sguardo fermo e fisso. Pur restando nell’ordine di grandezza del litro, anche qualche lacrima in meno. Al giorno d’oggi roba rara. È lui stesso a sollevare la questione dei decibel: «Mi intervisti sempre quando non ho voce». All’improvviso, come per magia, ritorna la voce. I decibel, lentamente e gradualmente, salgono. Sempre questione di istanti. «È qualcosa di indescrivibile». Punto. Anche troppo.

EMOZIONI

Dopo Miracolo contro l’Inter Lui ha detto che “il calcio è bellissimo». Occhi bagnato di lacrime, voce ai minimi storici. Chiaramente fattuale, vedi (leggero) credere. E dopo il miracolo contro la Roma sottoscrive: «Lo confermo, regala emozioni inimmaginabili». Una piccola pausa, la solita questione di attimi. Poi prosegue, non senza difficoltà: «È impossibile descrivere cosa succede». Ancora fattuale, ancora da vedere (leggero).

Se la semifinale avrebbe meritato una serie tv, la finale avrebbe avuto bisogno di qualcosa in più. Forse un’opera teatraleComunque roba dei vecchi tempi. Un po’ come piace a lui. Per certi aspetti sembra provenire da un’altra epoca, trapiantata ai giorni nostri grazie a DeLorean 88 miglia all’ora. Vedere per credere. Sblocca semplicemente il tuo smartphone e fai una passeggiata sul tuo canali sociali, dominato da un fotomontaggio che vale più di ogni altra cosa. In alto c’è un’iscrizione, Gennaro da un lato e Lo arrotolo dall’altra. Due in basso Scudetti, uno da un lato e uno dall’altro. Al centro un misto: un poL’imperatore Commodoun po’ Gennaro Ruotolo. Uno il corpo, l’altro il volto. Iconico.

Direttamente dal profilo Instagram di Gennaro Ruotolo

CORSI E RICORSI

È la chiusura di un cerchio. Un’Odissea durata più di tre anniprecisamente 1083 giorni. Come Ulisse con la sua Itaca, Gennaro Ruotolo torna sul tetto d’Italia. Il suo posto felice. Ieri Fossati E Vassallo allo Stadio Orogel di CesenaOggi Venturino E romano allo stadio Del Conero di Anconetano. Ieri prima Inter poi Romaoggi… prima Inter poi Roma. Quando seppe che era pronto, un po’ come il suo Leonardo Consiglio: «Molte somiglianze, vero. Erano entrambi bellissimi…» e poi i puntini di sospensione, consapevole di quale sarebbe stata la domanda successiva: «È difficile sceglierne solo uno, ma credo che il primo sia sempre il primo. Ha qualcosa di speciale».

Riavvolgendo il nastro, rullo di tamburi… il fatto. Dei tre scudetti vinti dal Genoa a livello del settore giovanile, due sono firmati Gennaro Ruotolo. Alcuni consigli sul primo. Chi? Luca Chiappino in panchina, Mattia Perin e Stefano El Shaarawy nel campo. Che cosa? IL Scudetto Primavera, Ovviamente. Quando? IL 9 giugno 2010praticamente una vita fa. 11 anni dopo il secondo, 14 anni dopo il terzo. La sua storia.

99bb0bd05e.jpg

SENTIERO

Detto del giro, di seguito con i segreti. Ne vale la penain primis “Penso che l’entusiasmo abbia fatto la differenza. Dopo la semifinale c’era un po’ di stanchezza, sia fisica che mentale ma i ragazzi hanno reagito alla grande». Dopodiché i vari “prestiti” della Primavera, da romano A Ekhator Passare attraverso Venturinouno degli eroi: «Ci hanno dato una grande mano, sono scesi con tanta voglia di fare bene e sono stati premiati». Restano ancora da risolvere i problemi riguardanti il ​​futuro, ma ci sarà tempo e modo per farlo: «Adesso mi riprenderò, ci vorrà un po’scherza Ruotolo -. Poi vedremo cosa farò l’anno prossimo».

IMMAGINI

Tra le altre cose le immagini rimarranno, un paio di istantanee che meriterebbero di finire in qualche libro di scuola. L’abbraccio con Venturino dopo la vittoria contro l’Inter, poi le varie corse pazze dopo ognuno di quei gol 120 minuti pazzeschi, pazzo. E poi le interviste indimenticabili in tutta la loro autenticità. Le lacrime, i decibel ai limiti dello zero. Infine lei, la coppa. Tre anni dopo il primo, potenzialmente il secondo di altrettanti. Un’altra storiaalmeno per ora.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV presentazione del programma d’azione e delle linee guida – .
NEXT Ragazzo accoltellato in piazza Oberdan a Trieste, aggressore in fuga – .