A Orta un evento omaggio di Mario Soldati 25 anni dopo – .

Orta San Giulio – La Fondazione Mondadori celebra mercoledì 19 giugno Mario Soldati, regista e scrittore scomparso 25 anni fa, sul Lago d’Orta, dove scrisse le sue prime opere negli anni delle sue scelte artistiche più importanti: alle 18.30 una mostra al Palazzotto medievale di Orta, una visita guidata e alle 21 una serata speciale con proiezioni e testimonianze sono promosse con il Comune, l’Associazione Asilo Bianco e il Centro Studi Letterari Novarese. Interverranno alla serata Paolo Verri, direttore della Fondazione Mondadori, Enrica Borghi dell’Asilo Bianco, Roberto Cicala del Centro Studi Letterari Novarese e, in video, Carlo Petrini e Wolgango Soldati, figlio dello scrittore.

Mario Soldati (1906-1999), torinese, giovanissimo protagonista della vita culturale italiana fin dagli anni Trenta, uno dei primi professori di letteratura invitati ad oltreoceano e a portare la cultura europea a New York, dopo l’esperienza raccontata in Il primo amore d’America risiede per due anni sul Lago d’Orta per prendere decisioni sulla sua decisione di dedicarsi alla letteratura. A Corconio è con l’amico Mario Bonfantini di Novara, con il quale aveva vissuto l’esperienza della rivista “La Libra”. Insieme svilupperanno poetiche e idee politiche e sociali; combatteranno ciascuno a modo suo il regime fascista, diventando punti di riferimento per le nuove generazioni all’alba della Repubblica.

Soldati sarà al centro della nascita del grande cinema italiano, della televisione, dell’identità nazionale, curando i padiglioni regionali in occasione del Centenario dell’Unità d’Italia nel 1961. Un personaggio oltre che scrittore, si dedica esclusivamente alla scrittura grazie ad un contratto decennale con la Mondadori che lo porterà a scrivere i suoi capolavori, tra cui L’attore con cui vince il premio Campiello nel 1971. Sono gli anni in cui, insieme alla famiglia e in particolare al figlio Wolfango, gira l’Italia per raccontarne pregi e difetti, ma soprattutto elaborando una tassonomia decisiva non solo a partire un punto di vista narrativo ma anche sociologico. I suoi due viaggi televisivi (1957: Alla ricerca dei cibi genuini – Viaggio lungo la pianura padana; 1960: Chi legge? Viaggio lungo le rive del Mar Tirreno) si legano alla tradizione Zavattini e la superano in densità ma anche in “colore”. Tra i suoi titoli famosi: Lettere da Capri (Premio Strega nel 1954), La messa dei vacanzieriambientato sul Lago Maggiore, I racconti del maresciallo E Viaggio a Lourdes.

Gli anni Settanta gli si addicono meno: il clima di conflitto civile lo deprime, anche se non smette mai di parlare di diritti e torti dell’identità individuale e collettiva. Gli anni Ottanta, con le cronache del Mundial spagnolo, lo riportarono alla ribalta e diventò progressivamente un autore di culto: Cesare Garboli e Aldo Grasso lo collocarono nell’empireo letterario e massmediatico, Carlo Petrini lo prese a misura fondatrice del ideali di Slow Food e dell’Università del Gusto di Pollenzo. Ma nulla sarebbe successo senza il legame con Orta da un lato e con Mondadori dall’altro.

Mario Soldati si festeggia mercoledì 19 giugno in due momenti: alle 18.30, al Palazzotto di Orta San Giulio (Piazza Motta) la mostra “Non solo copertina. Proprio tutti i libri di Mario”, a cura di Roberto Cicala e del Centro Studi Letterari Novarese, aperta fino al 23 giugno. La mostra presenta tutte le prime edizioni delle opere di Mario Soldati, da Salmacis (Edizioni della Libra, Novara 1926) all’opera completa curata da Cesare Garboli (Rizzoli, 1994), accompagnata dalle fotografie rinvenute ad Orta, conservate dai numerosi amici che l’autore aveva sul lago, e dai documenti dell’archivio dedicato a Soldati dall’Archivio storico Arnoldo Mondadori Editore, conservato presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. A seguire ci sarà un brindisi, alcune letture e una breve passeggiata tra i luoghi dei soldati. Alle 21 il documentario verrà presentato e proiettato all’aperto in Piazza Motta La mia Orta di Mario Soldati.

Interverranno alla serata: Enrica Borghi (Asilo Bianco), Roberto Cicala (Centro Novarese di Studi Letterari), Paolo Verri (Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori) e, in video, Carlo Petrini e Wolgango Soldati, figlio dello scrittore e regista scomparso 25 anni fa.

Una citazione: «Ho cominciato a sentirmi vivo solo a 29 anni, quando per la prima volta ho conosciuto una donna con cui mi piaceva stare insieme. Poi due anni di Lago d’Orta hanno fatto quello che l’America non aveva fatto. Vedete: ci sono cose tenere, affettuose, vere, che o si possono trovare a due passi da casa sua, oppure non si trovano in capo al mondo” (Mario Soldati intervistato da Guido Gerosa, in “Epoca” 30 ottobre 1966).

Nell’ultima stagione di Soldati sono stati pubblicati da Interlinea molti lavori, tra cui Un sorso di Gattinara e altri racconti; Natale e Satana e altre storie; Orta mia e altre pagine sparse di Novara; nonché la nuova edizione di Viaggio a Lourdes. Ricordiamo poi il volume Mario Soldati tra luoghi e memoria. Opere inedite, testimonianze, studi e immagini, numero monografico di “Microprovincia”.

Nel 2006 il Novarese ha celebrato il centenario della nascita dell’autore a cura del Centro Novarese di Studi Letterari con il patrocinio della Regione Piemonte, del Ministero dei Beni Culturali, di Torino Capitale Mondiale del Libro, delle Teche Rai, dell’Università del Piemonte Orientale e dell’Università Cattolica di Milano , con una mostra al Broletto di Novara, un convegno a Orta e diverse attività in tante sedi che hanno coinvolto le scuole. Era stata pubblicata anche una guida Le strade del vino di Mario Soldati.

L’evento del 19 giugno apre un ciclo pensato per il prossimo triennio, con incontri e momenti di valorizzazione dedicati a scrittori, uomini e donne, pensatori che hanno stretto rapporti con Mondadori e il territorio del Lago d’Orta sotto l’insegna “A/ Orta Autori del cuore”.

Dal 2024 la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori ha intensificato la sua azione nel territorio milanese, lombardo e non solo. Grazie alla nuova sinergia instaurata con Asilo Bianco APS e la neonata Fondazione Enrica Borghi, nasce il progetto “A/Orta Autori del Cuore”. Iniziative, incontri e mostre dedicate a scrittori e artisti che hanno stabilito rapporti lavorativi e personali con la casa editrice milanese e il territorio. Per tre anni (2024, 2025, 2026) si svolgerà ricerca e sperimentazione sui linguaggi artistici contemporanei, indagando alcune delle personalità più rilevanti del panorama letterario del Novecento come Mario Soldati, Alba de Céspedes, Fruttero&Lucentini.

La Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori (FAAM) nasce alla fine degli anni Settanta con l’obiettivo di conservare e valorizzare la memoria dell’editoria italiana del Novecento e dei suoi protagonisti, a partire dalle storie personali e professionali dei due editori e le case editrici da loro fondate, Mondadori e Il Saggiatore. In oltre quarant’anni FAAM ha progressivamente ampliato i propri ambiti di attività. Partendo dal ruolo fondamentale nella conservazione e valorizzazione del patrimonio, costantemente acquisito negli anni, viene promossa un’intensa produzione editoriale capace di raccontare la cultura e la storia dei mestieri del libro. A ciò si aggiungono iniziative di formazione e divulgazione come il Master in Editoria, organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e l’Associazione Italiana Editori, progetti per le scuole e la partecipazione all’Associazione BookCity Milano, di cui FAAM è tra i soci fondatori. , dal 2024, FAAM rafforza l’accordo di collaborazione con Mimaster Illustration. FAAM continua il suo impegno attraverso la promozione di incontri, eventi e mostre, dedicandosi anche alla diffusione della cultura italiana nel mondo grazie a progetti integrati come Copy in Italy e Milano, un luogo da leggere, che hanno dato vita non solo a mostre e convegni itineranti, ma anche a risultati concreti come la nomina di Milano a Città Creativa UNESCO per la Letteratura. Oltre alla sede principale nel quartiere Villapizzone di Milano, dal 2015 la Fondazione Mondadori opera anche attraverso il Laboratorio Formentini per l’editoria, la sua sede nel cuore del quartiere Brera, dove vengono organizzati corsi, convegni, letture ed eventi in collegamento con la rete delle Città Creative UNESCO per la Letteratura.

 
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