così Sanremo – Spettacoli cambia – .

ROMA. Doppia gara per Nuove Proposte e Big, senza eliminazioni; stop alle maratone e spazio a serate più snelle, con il ritorno del Dopofestival: Carlo Conti comincia a progettare il suo prossimo Sanremo e annuncia le prime novità al microfono del Tg1 Mattina Estate. «L’ho metabolizzato subito, è una cosa che vivo serenamente, con molta leggerezza. In fondo, come diceva Bennato, sono solo canzoni», sorride Conti, che la Rai ha scelto come conduttore e direttore artistico del festival dopo l’era Amadeus. Ed è proprio dal lavoro dei suoi predecessori, i due anni di Baglioni e i cinque anni di Ama «che hanno fatto crescere Sanremo», Conti ha deciso di costruire l’edizione 2025, senza «buttare via» l’esperienza precedente, ma portando « cambiamenti molto piccoli.” «Segnalo la divisione tra Nuove Proposte e Big: le Nuove Proposte non aumenteranno il numero dei Big, ma avranno la loro corsa e i Big faranno la loro corsa», anticipa il conduttore. E anticipa: «Ci saranno meno canzoni in concorso».
Il vincitore delle Nuove Proposte “sarà probabilmente proclamato nella serata copertina”, prosegue. E «non ci saranno eliminazioni, sarebbe anacronistico». Fondamentale la scelta dei brani: «Ho sempre sentito una grande responsabilità: mia moglie mi racconta che nei miei festival precedenti mi svegliavo di notte, assalito dai dubbi su un brano che forse avevo scartato». Della centralità della musica, racconta, «ho parlato anche con Amadeus: la musica, in fondo, è stato il filo conduttore della nostra vita, il resto è mettere insieme un programma televisivo, molto importante, certo, perché Sanremo è come il Nazionale, diventeremo tutti commissari tecnici e direttori artistici”. Confermate anche le indiscrezioni sulla scelta di chiudere prima le serate, probabilmente intorno a mezzanotte e mezza: «A Sanremo finirò prima e rimetterò in scena il Dopofestival», annuncia Conti, evitando domande su chi lo raggiungerà. «Il lavoro per Sanremo va organizzato per step: prima vengono i regolamenti, poi l’attenzione alle Nuove Proposte, poi i Big, poi si decide chi sarà con me. La parte dello spettacolo – ribadisce – è l’ultima cosa, quello che conta è la scelta delle canzoni”.
Per il Dopofestival, in pole position per ospitare – secondo le indiscrezioni lanciate qualche giorno fa da Dagospia – ci sarebbe Alessandro Cattelan. Ma si fanno anche i nomi di Stefano De Martino e Piero Chiambretti. Per il festival, intanto, Conti esclude la presenza degli amici di sempre, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni: «No, sarebbe banale: magari mi chiameranno», ride il conduttore, ammettendo però che vedendoli entrare da dietro dell’Ariston, in occasione del suo ultimo festival nel 2017, resta «uno dei ricordi più emozionanti». Quanto agli ospiti, «forse il festival vivrà con tanta forza musicale che non saranno necessari», spiega Conti. Ma un sogno ce l’ha: «Sarebbe fantastico cominciare con Albachiara cantata da Vasco Rossi. Vasco, pensaci: io non lo voglio, lo vuole l’Italia”.

 
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