“Un cinghiale ucciso vicino alle case e alla nostra colonia felina” – Savonanews.it – .

“Siamo scioccati dall’uccisione inutile, gratuita e crudele di un cinghiale, probabilmente una giovane femmina adulta. Vorremmo capire le responsabilità di chi ha organizzato questa barbarie nel centro della città, in un normalissimo pomeriggio. Il Comune era a conoscenza di quanto stava accadendo?”.

È la nota dell’associazione “Equilibrio a 6 zampe” per l’uccisione di una femmina di cinghiale avvenuta ieri a Savona, nei pressi della colonia felina di via Eroine della Resistenza e a poca distanza dalle abitazioni.

Ieri sera, 13 giugno, alle 20.30 il cinghiale si trovava all’interno di una proprietà privata in via Lichene, dove è intervenuta la squadra di sorveglianza fauna della Regione che lo ha ucciso. Probabilmente si tratta della femmina di cinghiale di cui è stato girato un video qualche giorno fa mentre stava girando in piazza Aldo Moro.

“Il giorno prima la femmina di cinghiale era stata vista nei pressi della colonia felina che gestiamo a Savona come associazione – prosegue l’associazione – era un animale docile che infatti non provocava alcun disagio, anzi era tranquillo e osservato la persona dall’espressione curiosa che le ha parlato e l’ha fotografata. Che tipo di guai potrebbe causare?

Durante l’uccisione della femmina di cinghiale, alcune persone presenti avrebbero chiesto di risparmiare l’animale. “È stato ucciso un animale – prosegue l’associazione – e se per molti non ha peso, per tante altre persone più sensibili sì, sicuramente. Tanto che mentre si preparavano all’esecuzione c’era chi contestava i carnefici, inveendo contro di lui e chiedendogli di lasciarla in vita”.

L’uccisione dell’animale è avvenuta nei pressi della colonia felina curata dall’associazione, che è tutelata dalla legge. “C’è anche un altro aspetto da considerare – prosegue la nota – per uccidere questo povero cinghiale hanno sparato in prossimità delle abitazioni e nei pressi della nostra colonia felina, che, sottolineiamo, è tutelata dalla Legge Nazionale N°281 del 14/8/91 e dalla legge regionale n.23 del 22/3/2000. Questi gatti hanno già subito in passato traumi per lo spostamento della struttura e ieri lo spavento per l’uccisione del cinghiale”.

“L’uccisione di questi animali – conclude l’associazione – non può essere la soluzione, ricordiamo che pochi giorni fa 4 cuccioli sono stati uccisi ad Albissola Marina con la folle intenzione di costringere la mamma ad allontanare gli altri. Perché non catturarli con una trappola a gabbia e liberarli in un luogo più adatto? Questo sistema barbarico non può continuare”.

Il Comune spiega di non essere stato informato del fatto e ha chiesto chiarimenti.

 
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