5 miliardi di raccolta diretta e tanto sostegno alle piccole imprese – .

5 miliardi di raccolta diretta e tanto sostegno alle piccole imprese – .
5 miliardi di raccolta diretta e tanto sostegno alle piccole imprese – .

Si svolgono oggi (14 giugno 2024, ndr) i primi sessant’anni di storia della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo della Lombardia. Per questo motivo l’annuale Assemblea del Bilancio della realtà alla quale a livello regionale aderiscono gli istituti che fanno capo ad entrambi i Gruppi Bancari Cooperativi (Iccrea e Cassa Centrale), si è tenuto questa mattina proprio a Treviglio, dove, esattamente sessant’anni fa, il 14 giugno 1964, avvenne la sua costituzione ufficiale.

Nel corso dell’Assemblea, riunitasi al Teatro Nuovo, in occasione del rinnovo dell’ Consiglio di Amministrazionedel Collegio dei Revisori dei Conti e Collegio dei Probiviri, Alessandro Azzi è stato confermato all’unanimità al vertice della Federazione lombarda delle BCC. In carica dal 1991 (Presidente di Federcasse dal 1991 al 2017, della BCC del Garda dal 1985 al 2019 e attuale Presidente dell’ABI della Commissione Regionale ABI della Lombardia) l’avvocato Azzi ha ricevuto un nuovo mandato per proseguire il suo ruolo presso la Presidenza della della Federazione per il triennio 2024-2027.

Sostegno all’economia reale: i numeri delle BCC lombarde aggiornati al 31 dicembre 2023*

Sono presenti in Lombardia 27 a.C con 723 filiali In 518 comuniIn 149 di cui operano come presenza bancaria unica (+10% da dicembre 2022). A fine 2023 conteranno 210.972 membri (+2,8% su base annua) e oltre un milione di clienti.

L’importo totale di lavori erogato dalle BCC alle imprese e alle famiglie della Lombardia, a dicembre 2023, è superiore 24,5 miliardi di euro. Supera i Per il settore produttivo lombardo verranno sostenuti 14,5 miliardi di euro, di cui il 22,5% sarà destinato alle micro e piccole imprese del territorio. Rispetto all’ambito di destinazione del credito delle imprese finanziate, la quota di mercato delle BCC è più elevata (19,6%) per quanto riguarda l’occupazione presso imprese artigiane. Poi emerge il settore agricoltura, silvicoltura e pesca (18,7%), seguiti dai servizi di turismo e ristorazione (11%) e dal settore di edifici (11%).

Per quanto riguarda l’attività di raccolta direttadepositi dei clienti delle BCC a dicembre 2023 superano complessivamente i 35 miliardi di euro. Là raccolta indiretta è oltre 12 miliardi di euro. IL sofferenza grossolana delle BCC lombarde risultano in forte calo nei dodici mesi: -30% (rispetto al -13,8% registrato dal sistema bancario regionale).

Buoni anche i risultati delle BCC presente in provincia di Bergamocon 117 sportelli in 90 Comuni (in 29 dei quali rappresentano l’unica presenza bancaria), che registrano al 31 dicembre 2023 una raccolta diretta Di Prestiti da 5 miliardi e 3,5 miliardi di euro. Particolarmente significativo è il quota di mercato di posti di lavoro presso piccole imprese che hanno da 6 a meno di 20 dipendenti (23,7%) e a microimprese con un massimo di 5 dipendenti (18,3%). Rispetto all’ambito di destinazione del credito delle imprese finanziate, la quota di mercato delle BCC è più elevata per quanto riguarda i prestiti alle settore agricolo (25,8%) e a quello di attività immobiliari (21,3%); risultano significative anche le quote relative al settore manifatturiero costruzione (19,9%) è a turismo e ristorazione (17,8%). Le sofferenze diminuiscono per le Banche di Credito Cooperativo locali del 39% rispetto all’anno precedente.

«Le Banche di Credito Cooperativo sono “creature originali”: un’anima bancaria e un’anima sociale che non si escludono, ma si rafforzano a vicenda. Un’identità originale e unica, da preservare di fronte alle tendenze omogeneizzanti del mercato, che è alla base del rapporto di fiducia che ci lega ai nostri soci e al territorio in cui operiamo”, ha dichiarato il Presidente Azzi alla margine dell’incontro. «Anche dopo la riforma del Credito Cooperativo e la costituzione dei due Gruppi Bancari (ICCREA e Cassa Centrale) – di cui riconosciamo il ruolo fondamentale nel consolidamento sia patrimoniale che reputazionale delle nostre banche – le BCC hanno saputo mantenere e valorizzare identità, ispirazione, valori delle origini: elementi che sono evidentemente percepiti dai nostri clienti, che ci riconoscono come banche di comunità. Oggi, che la nostra Federazione compie sessant’anni, forse il miglior augurio per la cooperazione creditizia lombarda è quello di continuare a onorare e rinnovare le radici che ci uniscono, dando risposte nuove ai nuovi bisogni delle famiglie e delle imprese locali. Penso in particolare ai progetti di welfare territoriale “Community Mutuals” e “CreaWelfare”, ma anche all’esperienza di mutuo crowdfunding “Community Funding” avviata negli ultimi anni. Accolgo con piacere e gratitudine la richiesta di proseguire il mio percorso da presidente per un altro triennio, che affronterò con impegno e passione, preparando il passaggio di testimone per trasmettere ai più giovani il lavoro svolto finora”.

Tra gli ospiti che hanno partecipato all’evento assembleare: Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia; Giorgio Gobbi, Direttore della filiale di Milano della Banca d’Italia; Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia; Maurizio Gardini, Presidente di Confcooperative; agosto dell’Erba, Presidente Federcasse; Giuseppe Maino, Presidente del Gruppo BCC ICCREA; Carlo Antiga, Vice Presidente Vicario di Cassa Centrale Banca; Peter Cafaro, docente di Storia economica e autore del libro “Una per centro. Mezzo secolo di storia del credito cooperativo lombardo tra movimento e rete”.

60 anni di storia: il 14 giugno 1964 nasce la Federazione delle Casse Rurali Lombarde**

Il 14 giugno 1964 avvenne nella città di Treviglio la costituzione ufficiale di quella che allora si chiamava Federazione Lombarda delle Banche Rurali e Artigiane, in occasione della XX Assemblea dell’Unione Regionale delle Cooperative di Credito (attiva dal 1945) al Teatro Filodrammatici, dove è stato dato anche l’annuncio dell’avvio di un Centro comune meccanografico (poi informatico), di interesse regionale, con sede proprio a Treviglio. La proposta di dar vita ad una vera e propria Federazione trovò ispirazione già nel 1962, anno in cui fu promulgata l’Enciclica Mater et Magistra di Giovanni XXIII: il Pontefice bergamasco, chiamato anche con l’appellativo di “Papa Cooperatore”, che volle sviluppare e dare nuovo slancio all’impegno dei cattolici nella vita pubblica del Paese.

All’evento hanno partecipato 72 Casse Rurali operanti sul territorio regionale. Alla fine del 1964 in Lombardia si contavano complessivamente 112 Bcc (27 a Bergamo, 26 a Brescia, 21 a Milano e Cremona, 8 a Como, 4 a Mantova, 3 a Pavia e 2 a Sondrio) con 114 filiali e 19.571 iscritti. All’epoca l’incasso di tutte le CRA lombarde era di circa 58 milioni di lire (30mila euro) e i prestiti erano di 27 milioni di lire (14mila euro).

Il primo presidente della Federazione Lombarda fu Virginio Bontadini (dal 1964 al 1973); i suoi successori alla guida del sodalizio lombardo furono Vittorio Ghezzi (dal 1973 al 1991) e Alessandro Azzi (dal 1991 a oggi).

La prima posizione fu affittato in Via Telesio 22 a Milano, nell’autunno del 1964, con distaccamenti periferici a Treviglio e Brescia. Nel 1972 viene acquistato uno spazio in via San Francesco d’Assisi, sempre a Milano. Chiudono così le filiali di Treviglio e di Brescia per la contabilità, assistenza e revisione, mentre il Centro Meccanografico rimane a Treviglio fino all’inaugurazione dell’attuale sede. Il 12 maggio 1981 si tenne il primo Consiglio Direttivo della Federazione Lombarda nuova sede in Via Decorati al Valor Civile 15 che ancora oggi rappresenta la Casa della Bcc longobarda nella capitale.

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