a Foggia in bici alla scoperta della street art – Ambient&Ambienti – .

Un giro in bicicletta per la città alla scoperta della street art, tra spazi rigenerati, messaggi di pace, legalità e sostenibilità ambientale e riqualificazione. Foggia ha ospitato il primo “Mural Tour”, una passeggiata cicloturistica per rendere attraenti le opere murarie e scoprire angoli artistici della città.

“Non lo sapevo davvero…”. Nella seconda fase, già la scoperta. Perché a piedi o in bicicletta, la città nasconde meno segreti di quelli che riesce a nascondere a chi la attraversa in macchina. E (ri)svelare le bellezze di Foggia ammirando le opere di street art è proprio uno degli obiettivi raggiunti dal primo “Mural Tour” in bicicletta.

Il tour

UN passeggiata in bicicletta per ammirare angoli di Foggia rigenerati da opere d’arte e affreschi murali. Un assaggio delle potenzialità che può diventare la street art, come ad esempio nelle vicinanze Stornara, un’attrazione turistica e, perché no, di cicloturismo.
A Foggia lo hanno provato domenica 9 giugno decine di persone, per osservare la città con occhi diversi. Innanzitutto il raduno in piazza Cavour, dove è stato allestito lo stand dell’Aido (Associazione Italiana Donazione Organi), partner del “pedale del cuore”. Poi, il via all’iniziativa – patrocinata dal Comune all’interno del calendario di eventi “Foggia in Bici” – e promossa da Cicloamici Foggia Fiab, Funny Bike e D!Vento (particolarmente attivi in ​​questi mesi con il progetto ‘La via libera’ ).

Il murale dedicato a San Giovanni Bosco

I lavori

Una pedalata – per lo più su pista ciclabile – che permetteva di passeggiare tra quartieri, quartieri e, soprattutto, murales. Tutti forieri di messaggi positivi. Feste con l’omaggio a Paolo Rossi e il suo mosaico nell’ambito del progetto “POP…lar, case belle e intelligenti” per rigenerare le periferie, passando ai murali in movimento Maya, Luigi e Daniele (tre attivisti che non sono più con noi, festeggiati da un’intera comunità). È ancora, “Chile”, probabilmente il più antico dei murales della città (1976), un inno alla pace post-golpe nel Paese latinoamericano e al Racconti urbani, storie urbane parte di un progetto di oltre dieci anni fa incentrato su tematiche ambientali e sostenibili.

Imperdibile, il passaggio alla scuola Zingarelli per osservare le caratteristiche ‘Ecomurale dei tappi‘ firmato da Oscar Olivares: un esempio di riciclo creativo che ha già il suo seguito qualche centinaio di metri più in là, grazie al Muraart in costruzione.

LEGGI ANCHE: A Foggia l’Ecomurales dei tappi: un’opera d’arte tra riciclo e riuso creativo

E ancora, identificando murales come il Geppetto del Cepun’opera dedicata a Savino, artigiano del quartiere a cui il figlio Giulio ha dedicato una memoria artistica o Geometrie romantiche della scuola San Lorenzo, che allietano e rallegrano la vista e l’animo degli alunni all’ingresso nell’istituto.

(Cicloturismo).

L’ecomurale dei berretti alla scuola Zingarelli

E poi, il trittico di opere sul territorio Candelaro – dalla mafia ironica nell’opera di Oliviero Toscani al sacro omaggio a San Giovanni Bosco e all’invito alla mammografia con la dedica a Sant’Agata -, per chiudere con il murale di Zemann, l’allenatore boemo che ha scritto un pezzo di storia del calcio della Capitanata (e non solo). Infine, la riqualificata ‘Piazza Tavuto’ e il messaggio finale, con la visita alla Pinacoteca, sulla cui facciata ha lavorato Agostino Iacurci, foggiano, uno dei più apprezzati esponenti della street art.

Un tour partecipativo, come occasione ideale per girare Foggia su due ruote e scoprire la bellezza e la riqualificazione di alcune zone attraverso la street art e i murales che, come già avviene in altre città, possono diventare anche un’attrazione (ciclo)turistica.

 
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