Torino – Politecnico occupato, tra manganelli e saluti fascisti, la rabbia degli studenti “Mai più polizia dentro l’Università” – Torino News 24

Torino – Politecnico occupato, tra manganelli e saluti fascisti, la rabbia degli studenti “Mai più polizia dentro l’Università”

Ci sono stati scontri al Politecnico tra gli studenti occupanti e la sicurezza.

I bambini, senza interrompere le lezioni, hanno occupato alcune aule: l’aula magna e un altro spazio dedicandole a Sufian Tayeh, insegnante e scienziato ucciso durante l’invasione di Gaza, e Shireen Abu Akleh, giornalista uccisa dall’esercito israeliano.

Caos quando una guardia giurata ha fatto il saluto romano e la polizia ha colpito con manganelli gli studenti. I ragazzi, intanto, non sono riusciti a ottenere un incontro con il rettore per chiedere la risoluzione degli accordi con università e compagnie belliche israeliane.

Giovedì mattina 9 studenti si sono incatenati al cancello principale e altri hanno cercato di raggiungere la sede del rettorema sono stati fermati dalla sicurezza.

Nel pomeriggio è intervenuta la polizia e ci sono stati ulteriori scontri, con manganellate contro gli studenti e saluto fascista di una guardia giurata, che è stata poi allontanata dai colleghi.

“Ieri il rettorato ha utilizzato veri e propri eserciti di vigilanza privata e forze della Questura di Torino – è la nota diffusa dagli studenti – “Abbiamo provato ad entrare nel rettorato, da 30 giorni hanno deciso che l’ingresso in quel luogo è vietato solo per determinati periodi”. studenti. La sicurezza privata decide cosa si può e cosa non si può fare. Negli ultimi giorni si sono comportati in modo inaccettabile, minacciando fisicamente e verbalmente, molestando, presentandosi sul posto di lavoro ubriachi. Ieri hanno deciso di lanciare un fumogeno sulla pelle di un manifestante, ci hanno gettato a terra, ci hanno minacciato, ci hanno preso per il collo e dentro di loro simpatizzano con il neofascismo che esprimono in parole e gesti. Chiediamo che la società DES venga immediatamente tolta dalla vigilanza del Politecnico e che il Rettore prenda posizione su tutto questo. Ieri ci sono state anche ripetute violenze da parte della polizia di Stato all’interno del Politecnico. Il loro ruolo era circondare uno dei nostri compagni e picchiarlo a morte per 5 minuti. Chiediamo che l’auto della polizia non entri mai più nel Politecnico e chiediamo che anche su questo il Rettore si esprima”.

Anche il Politecnico ha condannato prontamente il gesto fascista. “Il Politecnico di Torino condanna fermamente il gravissimo episodio accaduto nel corso delle proteste di ieri: secondo ricostruzioni di stampa e video pubblicati sui social, un addetto alla sicurezza ha rivolto il ‘saluto romano’ ai manifestanti. L’Università si dissocia completamente da questo fatto, che mina profondamente i principi che ispirano la nostra istituzione e quelli democratici della Costituzione italiana. La società fornitrice del servizio è stata immediatamente invitata a procedere con le azioni necessarie. Anche l’Ateneo sta adottando le opportune azioni per tutelare se stessa e la propria immagine. L’Ateneo si ispira ai valori della legalità fondamentali per la serenità della sua comunità”.

 
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