La “sindrome acuta dell’annuncio dell’amministrazione D’Alberto”. Tante promesse, ma i progetti restano stagnanti – .

L’assessore Antonio Filipponi, in perfetta linea con i tempi dilatati dell’amministrazione D’Alberto, annuncia la possibilità di trasformare il parco scientifico in un teatro della scienza.

Voglio intanto sottolineare come, ancora una volta, ci troviamo di fronte a quella che anche il Maestro Andrea Castagna, nelle sue irrevocabili dimissioni dal Consiglio di Amministrazione di Primo Riccitelli da consigliere in rappresentanza della maggioranza comunale, ha ricordato come “sindrome acuta da annuncio” .

L’ottimismo di questa amministrazione, famosa per i cantieri ormai fermi e ben indietro rispetto alle promesse, colpisce davvero tanto da annunciare i lavori del parco scientifico che, sempre secondo l’assessore, saranno completati in circa 3/4 mesi. Così come la struttura che dovrebbe sorgere nei pressi del Tribunale di Teramo che verrebbe realizzata in un anno, massimo un anno e mezzo… anche se, ad oggi, il progetto non è stato ancora presentato!

Abbiamo non solo un problema di credibilità politica istituzionale, ma anche un problema di allocazione delle risorse (sollecito pubblico) e di fattibilità di progetti che, chissà perché, non giungono mai a termine.

Cambiare la destinazione del parco scientifico che attualmente ospita diverse attività e uffici oltre al consiglio comunale (a patto che venga nuovamente convocato visto che anche su questo fronte i tempi sono stringenti) in modo antidemocratico dilatato) vede la mia opposizione.

La sede è tutt’altro che idonea a fungere da teatro e gli spazi esterni per garantire la corretta viabilità (compresi i parcheggi) sono inadeguati. Ma va affrontata l’inefficienza di questa amministrazione, incapace di prevedere, nei tempi giusti, alternative alla chiusura del Teatro Comunale di Teramo. Corriamo goffamente ai ripari. A farne le spese è sempre la comunità, il territorio.

Chissà se i lavori al parco scientifico verranno realizzati, se il Sindaco avrà già pensato a dove spostare il Consiglio Comunale visto che la sede originaria è puntellata ancora dal 2017 con la conseguenza, per i cittadini, di pagare una canone di locazione elevato per uffici necessariamente ubicati.

Mi preoccupano quelli che ormai sembrano problemi insormontabili in un Comune gestito in maniera improvvisata. Continuerò a richiamare l’attenzione sul senso di responsabilità e sulla necessità di riportare la politica al livello dei fatti e non delle promesse.

Le dimissioni del maestro Castagna rappresentano un termometro, tutto interno alla maggioranza, della gestione della cultura a Teramo. Una mala gestione che si allinea alle numerose questioni che da mesi aleggiano nel malcontento cittadino: parcheggi, pianificazione del verde e del decoro, ricostruzione, cantieri pubblici, sicurezza e adeguamento antisismico delle scuole comunali.

Il capogruppo e consigliere comunale di Fratelli d’Italia

Luca Corona

 
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