“Kiev rinuncia a quattro regioni”. L’Italia rallenta sugli aiuti NATO – .

“Kiev rinuncia a quattro regioni”. L’Italia rallenta sugli aiuti NATO – .
“Kiev rinuncia a quattro regioni”. L’Italia rallenta sugli aiuti NATO – .

Roma, 15 giugno 2024 – “Non accetteremo mai la narrativa che l’Occidente vuole contro gli altri. Sappiamo che possiamo affrontare le sfide globali che ci troviamo ad affrontare solo se siamo in grado di cooperare con rispetto”. Che cosa Giorgia Meloni dice in apertura della seduta di ieri aperti a Paesi invitati al G7compreso l’ospite d’onore Papa Francesco, è un manifesto politico, ma anche una rassicurazione. Perché, a parte le polemiche sui diritti civili, a Borgo Egnazia si parlava soprattutto di Russia e Ucraina. E, a scanso di equivoci, è meglio chiarire che l’obiettivo comune va raggiunto attraverso la diplomazia.

Il presidente ucraino Zelenskyj insieme al presidente americano Biden (Ansa)

Saperne di più:

Fasano, foto della Meloni a testa in giù alla manifestazione No G7

L’accordo pro-Kiev

Nel frattempo, però, il vertice ha raggiunto il risultato più importante con l’accordo per dare a Kiev 50 miliardi di dollari di prestiti utilizzati come garanzia profitti derivanti dai beni russi congelati dopo l’invasione del 2022. Se il Papa non fosse arrivato a Borgo Egnazia, l’ospite d’onore sarebbe stato senza dubbio il leader ucraino Zelenskyj. Che poi ha ricevuto in serata l’accordo di principio sul quadro negoziale per l’adesione all’UE (come la Moldavia).

Putin in contropiede

L’accordo dei Sette fa infuriare Mosca. Per Vladimir Putin il congelamento dei beni è “un furto“. Questo passo “non porterà l’Occidente a nulla di buono”, tuona il Cremlino. Lo zar infatti contrattacca con la sua versione di pace: sarà possibile solo se l’Ucraina rinuncerà alle quattro repubbliche separatiste filo-russe e aderirà alla NATO. Com’è nel suo stile, l’ex presidente Dmitry Medvedev va oltre, sperando in qualcosa di più delle semplici ritorsioni economiche.

Faccia a faccia con Biden

La stessa Meloni ha concentrato gli sforzi diplomatici sulla questione ucraina. Con Joe Bidenriunitosi ieri mattina, il primo ministro ha convenuto di “continuare a perseguire tutte le opzioni disponibili per imporre ulteriori costi alla Russia”. a coloro che sostengono la macchina da guerra russa“. Più chiaro di così. E infatti lo stesso presidente americano ha voluto “lodare la Meloni per il fermo sostegno dell’Italia all’Ucraina per l’assistenza italiana in materia di sicurezza”.

La pressione della NATO

Ma fuori dalle luminose stanze di Borgo Egnazia si addensano alcune ombre sull’impegno per la sicurezza. Per la NATO non è sufficiente che i Big Ones abbiano concesso aiuti finanziari a Kiev, anche in vista della ricostruzione. Abbiamo bisogno di armi, insiste il segretario generale Jens Stoltenbergun pacchetto di aiuti militari da 40 miliardi l’anno. Considerando che la NATO è quasi l’ala militare del G7, il messaggio è chiaro.

La posizione dell’Italia

Ad un messaggio chiaro, però, corrisponde una risposta chiarissima. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, non usa giri di parole: “L’Italia non è d’accordo su un impegno di 40 miliardi, che sarebbe stato Per noi 3,5 miliardi l’anno, visto che già facciamo fatica a raggiungere il 2% del Pil da destinare alla spesa per la difesa. Quando raggiungiamo 2% discuteremo di ulteriori investimenti”. E, tanto per fare chiarezza, Crosetto ha detto ai partner dell’Alleanza Atlantica di occuparsi anche del fronte Sud e non solo di quello Est.

Gli ospiti di pietra

Guardando ancora più a est, la dichiarazione finale del vertice ci ricorda, tuttavia, che lo sforzo per porre fine al conflitto in Ucraina è estremamente complesso. Complessità determinata da chi agisce contro l’Occidente, come Cina e Iran. “Continueremo ad adottare misure contro attori in Cina e in paesi terzi che sostengono materialmente la macchina da guerra russa”. Teheran deve “fermare l’escalation nucleare” e l’Occidente fa sapere di essere “pronto a rispondere in modo rapido e coordinato, anche con nuove e significative misure”.

Saperne di più:

Sforzi per la pace. Il primo Papa al vertice dei grandi: “La macchina non deve uccidere l’uomo”

Sforzi per la pace. Il primo Papa al vertice dei grandi:
 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Lo stress test del Pd negli ex forti rossi. Tra Emilia e Bari il rischio di inciampare – .
NEXT Ecco il gigayacht Kaos, emiri dei signori inglesi a Stabia – .