La cinestesia si apre con la storia – .

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Legnano tra le due guerre e il cinema in città

Sabato pomeriggio, nella sala Pagani del Leone Da Perego, il prof Giorgio Vecchio ha aperto l’edizione 2024 di Cinestesiaideato e organizzato dal cineforum Marco Pensotti Bruni con il patrocinio dell’amministrazione comunale, con un’interessante lezione sulla Legnano tra le due guerre, confessando che, consultato da più enti: “Ho deciso di fare un racconto su Legnano… a puntate!”rinviare ad occasioni future approfondimenti su altri periodi.

In questi vent’anni c’è Legnano che da agricola diventa sempre più industriale, con il fascismo che avanza e che esprime – in quell’arco di tempo – tre sindaci “In epoca fascista – dice il professore – vengono messe in luce le caratteristiche che segnano quel periodo: anzitutto la constatazione che tra gli anni Venti e Trenta Legnano conobbe una profonda trasformazione, cambiò il volto sostanzialmente statico dei decenni precedenti della città, che cominciò ad assumere l’aspetto che allora conosciamo, quello della contemporaneità e del Novecento, destinato a durare fino agli anni Sessanta del secolo scorso”.

Claudio BergamoIl presidente del Cineforum Marco Pensotti Bruni, gli highlights “Una visione di Legnano non solo dal punto di vista delle sue sale cinematografiche. Il tema che fa da fil rouge viene da lontano, in un momento in cui la cultura di Legnano si evolve da villaggio agricolo a città industriale, accompagnata da una crescita culturale della città, innanzitutto perché il manifatturiero ha bisogno non solo di manodopera ma anche di di persone preparate”.

Ma i cinema saranno il fulcro del suo intervento, grazie a un’attenta indagine storica che ha permesso di conoscerne i nomi e le collocazioni nel secolo scorso.

Per Flavio Giranzanipresidente onorario del Cineforun Marco Pensotti Bruni: “Legnano vive sempre ad un buon livello culturale, con tante manifestazioni ed eventi, ma manca qualcosa che veniva da dentro, cioè la voglia di esprimersi, di incontrarsi attraverso la comunicazione delle arti visive. Ci occupiamo da sempre di cinema e il cinema, attraverso il suo linguaggio, ci ha sempre regalato tante emozioni. Facciamo fatica a trovare giovani che si colleghino a noi per portare avanti questo messaggio. Loro forse preferiscono vedere le cose da soli, con lo smartphone, in streaming, ma per noi era importante viverle insieme, e il cinema ci ha dato, e continua a darci, la possibilità, a sessant’anni dalla fondazione del nostro cineforum, di più antico’ d’Italia con quello di Bergamo”.

Gigi Marinoni

Gigi Marinoni

Lavora da anni nel campo dell’editoria e dell’informazione. Ha diretto serie e riviste musicali. Collabora con la libreria/editore La Memoria del Mondo di Magenta. Appassionato di storia, segue con piacere ciò che accade sul territorio.

 
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