“abbiamo realizzato un progetto che era in un cassetto, se ne parlerà in tutto il mondo” – .

“abbiamo realizzato un progetto che era in un cassetto, se ne parlerà in tutto il mondo” – .
“abbiamo realizzato un progetto che era in un cassetto, se ne parlerà in tutto il mondo” – .

È stata inaugurata ufficialmente questa sera a Terni la nuova Thyrus, simbolo di una città che guarda al futuro.

“Se ne parlerà in tutto il mondo – ha detto il sindaco Stefano Bandecchi – è un lavoro bellissimo anche se ognuno può parlarne come vuole, qualcuno dirà che non gli piace, qualcuno dirà che gli piace, qualcuno dirà che è nel futuro, qualcuno dirà che si poteva fare meglio. Non si possono fare le cose che piacciono a tutti, sono anche un bell’uomo ma non piaccio a tutti. Abbiamo realizzato un progetto che era chiuso in un cassetto – ha aggiunto il sindaco – realizziamo i sogni”.

“Il Comune di Terni – ha precisato il vicesindaco Riccardo Corridore – ha contribuito con 20mila euro e ha sostenuto tutta una serie di sponsorizzazioni”.

Il Thyrus in acciaio è stato ideato dal professor Marco Diamanti, progettato dal designer Jacopo Cardinali e realizzato dal costruttore Luca Finistauri.

“Il Thyrus nasce da un’intuizione di Marco Diamanti – ha detto Cardinali – che un giorno venne da me e mi disse che questa città manca di un simbolo, anzi ha il simbolo ma non lo vediamo realizzato e concretizzato da nessuna parte. Facciamo un drago. Tutte le traduzioni tecniche sono state poi realizzate per garantire che questo progetto potesse essere realizzato al 100% in questa città. Un dono della città alla città”.

“Affrontare la trasposizione di questo meraviglioso modello 3D realizzato da Marco e Jacopo è stato per me un sogno – ha affermato Luca Finistauri – è stato bellissimo poter lavorare grazie all’aiuto di tutte le persone che hanno creduto in questa bellissima idea e mi hanno aiutato noi per realizzarlo, altrimenti sarebbe stato impossibile. Mi auguro – ha proseguito Finistauri – che possa diventare presto un simbolo identitario per questa città alla quale siamo veramente grati per averci sostenuto”.

Prima del taglio del nastro, avevano sfilato per le vie del paese le società sportive che hanno come simbolo il drago sulle maglie e un corteo storico guidato dalla banda Cesi, con i musici di Torreorsina e gli sbandieratori di San Gemini. centro.

Due aerei hanno lasciato scie rosso-verdi nel cielo.

Doveva essere una festa e festa è stata. Una grande festa.

 
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