Barella incontenibile, Calafiori non si supera. Donnarumma salva tutto nel finale – .

Barella incontenibile, Calafiori non si supera. Donnarumma salva tutto nel finale – .
Barella incontenibile, Calafiori non si supera. Donnarumma salva tutto nel finale – .

Italia-Albania, gara valida per la prima giornata del girone B, si è conclusa con il punteggio di 2-1 grazie alle reti di Bajrami, Bastoni e Barella. La partita, giocata al Westfalenstadion di Dortmund, è stata arbitrata dal tedesco Felix Zwayer. Con questo risultato l’Italia raggiunge la Spagna con 3 punti nel girone.

Di seguito i voti per i protagonisti della sfida.

LE PAGELLE DELL’ITALIA

Gianluigi DONNARUMMA 6,5: Subisce subito un gol, ingenuamente, poi resta inattivo per quasi 89 minuti. Para tutto su Manaj al 90′.

Giovanni DI LORENZO 6: Attento nelle rare azioni offensive dell’Albania, perfetto nell’alimentare la pressione italiana appoggiando Chiesa sulla destra.

Alessandro BASTONI 6,5: Si accorge tardi dell’intenzione di Dimarco di servirlo sulla rimessa laterale. Quel momento di incertezza favorisce Bajrami che segna l’1-0. Ha segnato il pareggio 10 minuti dopo shock del gol subito e veglia su Borja assieme a Calafiori per tutta la partita.

Riccardo CALAFIORI 7: Statuario. Vince molti contrasti, aerei e non, e cerca di limitare Broja anche con metodi forti. È il trequartista difensivo aggiunto dell’Italia quando si libera e attraversa il centrocampo. Unica pecca nel finale quando è stato superato da Manaj.

Federico DIMARCO 5,5: Errore della matita blu dopo i 22″ dell’Europeo. Dà la palla a Bajrami direttamente dalla rimessa laterale, contribuendo al gol del vantaggio albanese. Si riprende velocemente, dimostrando solidità ma la distrazione sarebbe potuta costargli cara (dall’82 Matteo DARMIAN sv)

Jorginho 6,5: È prevedibile in alcune soluzioni quando decide di giocare in verticale ma una è sicurezza nel gioco corto per i compagni. Un incantatore di serpenti quando decide di mettere a dormire il gioco.

Nicolò BARELLA 7.5: Difficile da contenere. Il destro frustrato dal limite “alla Javier Zanetti” per il 2-1 vale il prezzo del biglietto e anche il prezzo della trasferta a Dortmund. Essendo generoso, aggiunge al menu un’attenta gestione del possesso palla e una raffinata visione di gioco (parla con Dimarco praticamente ad occhi chiusi) (dal ’90 Michele FOLORUNSHO sv)

Davide FRATTESI 6,5: Un lampo alla mezz’ora quando tenta il pallonetto che colpisce il palo. Sono tanti gli inserimenti in area che sorprendono i difensori albanesi. Nonostante questo è il giocatore più invocato da Spalletti ma, come sappiamo, la perfezione non è di questo mondo.

Lorenzo PELLEGRINI 6,5: Confabula con Dimarco su corner prima di uno scambio corto e di sfiorare il cross radiocomandato per la testa di Bastoni (dal 77′ Bryan CRISTANTE 6 – Entra per dare sostanza alla parte finale della partita)

Federico CHIESA 6: Gioca largo a destra, punta su Mitaj quando decide di accentrarsi e tentare l’affondo in area. Va giù dopo un fallo che lo lascia dolorante fino alla sostituzione (dal 77′ Andrea CAMBIASO 6 – Prezioso nel finale subendo un fallo e frenando la verve degli albanesi)

Gianluca SCAMACCA 6: Boa in mezzo all’area, portatore di palloni per i compagni che entrano da tutte le parti rendendo difficile la serata di Strakosha. Scendi a distanza (dal 82′ Mateo RETEGUI sv)

Allenatore Luciano SPALLETTI 7: Canta l’inno a squarciagola prima di tuffarti nel gioco. Lo sente, e giustamente visto che è il suo debutto all’Europeo. Il gioco c’è, il risultato anche. Non c’è tempo nemmeno per preoccuparsi del gol subito. Resta il solito problema di creare tanto e realizzare poco che dovrà essere risolto in vista degli impegni più impegnativi, ma c’è di che sorridere in questo esordio italiano.

Federico Chiesa

Credito fotografico Getty Images

LE PAGELLE DELL’ALBANIA

Tommaso STRAKOSHA 6,5: Può fare poco sui gol subiti. Il colpo di testa di Bastoni è da distanza ravvicinata mentre il destro di Barella è imparabile. Sfiora il pallonetto di Frattessi quanto basta per evitare il 3-1

Elseid HYSAJ 5.5: Sul calcio d’angolo che porta all’1-1, lascia troppa libertà a Pellegrini che può crossare per il colpo di testa di Bastoni. Dimarco inizialmente lo mette in difficoltà ma alla fine è più fresco.

Berat DJIMSITI 6.5: Il meglio della retroguardia albanese. Provvidenziale nell’anticipare Scamacca al quarto d’ora, evitando il tap in dell’attaccante azzurro.

Arlind AJETI 6: Insieme a Djinsiti cerca in ogni modo di limitare gli attaccanti azzurri. Poco stile ma tanta sostanza.

Mario MITAJ 5: Finisce sempre nei guai quando viene preso di mira da Chiesa. Si lascia sorprendere troppe volte, appare smarrito ma migliora man mano che la partita va avanti.

Kristjan ASLLANI 5,5: Si lascia scappare Frattesi che lo sorprende da dietro e si fa graziare dal palo. Troppa libertà lasciata agli avversari in fase di copertura.

Ylber RAMADANI 5,5: Giocare contro il centrocampo italiano non è facile, soprattutto nelle serate in cui Jorginho nasconde il pallone e Barella sembra inesauribile. Fa quello che può senza incidere.

Nedim BAJRAMI 6: Intelligente nel capire la direzione del tiro di Dimarco. E’ al posto giusto al momento giusto per graffiare Donnarumma con un destro imparabile che segna l’1-0 (dall’86′ Ernest MUCI sv)

Jasir ASANI 5: Ci prova un paio di volte, da fuori e in area ma non riesce a impensierire più di tanto Donnarumma (dal 68′ Arber HOXHA 5,5 – Un po’ meglio di Asani ma non gioca un match trascendentale)

Armando BROJA 4,5: Serata complessa in cui vede la porta con il binocolo. Isolato davanti, poco assistito dai compagni e marcato senza concessioni da Calafiori (dal 76′ Rey MANAJ 6 – Più dinamico di Borja, ha il gol del 2-2 al 90′

Taulant SEFERI 5: Viene superato da Bastoni che gli salta di testa e segna il gol dell’1-1, difficilmente riesce a superare la propria metà campo, pressato dalle ali azzurre (dal 69′ Qazim LACI 5,5 – Prova a rincorrere i palloni ma cade anche lui nello schema dei passaggi azzurri. Tanta volontà e poco altro)

Tutto. SILVINHO 5,5: Trovato il gol immediato, l’Albania si è difesa per il resto della partita. Poche idee, per lo più fatte di lanci lunghi alla ricerca di qualcuno in avanti. L’idea però era difendere e ripartire. Per come ha giocato l’Italia, aver tenuto la gara in bilico fino al 90′ era già di per sé un ottimo risultato.

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