Palermo perde un pezzo di storia della ristorazione, il Borgo Vecchio piange Pippo Corona – .

Il Palermo perde un pezzo della sua storia. Un pezzo di storia della ristorazione di una Palermo antica, di una Palermo, quella del Borgo Vecchio, che oggi piange la morte di Pippo Corona, “zio Pippo”, come veniva chiamato. Il titolare del ristorante Piccolo Napoli ha lasciato la vita terrena. Non solo ristoratore, ma anche amante del calcio e allenatore dei più giovani del quartiere. Lascia due figli, Davide e Ylenia, che su Facebook hanno annunciato la data dei funerali, che avranno luogo domani, lunedì 17 giugno.

«La famiglia Corona – si legge nel post – informa tutti gli amici di papà che vorranno partecipare al funerale o presenziare alle onoranze funebri a casa, presso il ristorante Piccolo Napoli, per tutta la giornata di oggi. I funerali saranno domani, alle 11, presso la chiesa di Santa Lucia in Piazzetta della Pace, in Borgo Vecchio. Vi ringraziamo per tutti i messaggi che stiamo ricevendo, siamo così tanti che non possiamo rispondere. Papà aveva un cuore così grande che vi amava tutti come se foste la sua famiglia. Grazie. I loro figli Davide e Ylenia. Buon viaggio papà, bacia anche la mamma per noi”.

Un cuore grande, che ha sempre accolto gli amici con un sorriso nel suo ristorante in Borgo Vecchio. Come ricorda Massimo Rizzuto: «Eri un grande veterano della ristorazione, un commerciante d’altri tempi, un amico che accoglieva tutti nel suo habitat lavorativo al Borgo Vecchio di Palermo, come a casa. Sentite le condoglianze da parte mia e di tutta l’Azienda Agricola Azzolino che si unisce a voi nel vostro cordoglio. Quarant’anni di amicizia, di stima che non posso dimenticare”.

Maria Fatina Spitaleri scrive: «Non so perché ma mi piace pensarti con il tuo sorrisetto sotto i baffi, i tuoi occhi lucenti che corrono verso Maria, mi piace questo pensiero perché ora anche tu, insieme a lei, proteggi Davide Corona e Ylenia Corona come hai sempre fatto. Te ne sei andato di sabato, perché ora in modo straordinario, proprio come te, verrà chiuso il locale, quel posto a cui tanto tenevi e che non era solo un ristorante ma un viavai di grandi e piccini, che accorrevano a te e Mary per un consiglio e per un semplice saluto a voi due che siete stati due pilastri ed esempi da seguire. Te ne sei andato il giorno della prima partita dell’Italia agli Europei, ben dopo la tua famiglia e il ristorante era evidente che il calcio stava arrivando, non c’era domenica senza aria di calcio in casa Corona. Allenatore di tanti ragazzi che ti adoravano”.

Tutti lo ricordano con affetto, punto di riferimento per l’intero quartiere. Commovente anche il ricordo di Giuseppe Scavone: «Anche se avevi qualche anno in più, per me sei stato un fratello maggiore, cresciuto sui marciapiedi del nostro Borgo Vecchio, quanti giochi abbiamo giocato da piccoli. Eri un punto di riferimento, il tuo locale era il punto d’incontro per tutti noi
Eri un punto di riferimento calcistico per i ragazzi del Borgo. Sono sicuro che in Paradiso hai trovato all’ingresso la nostra gloriosa e potente madre Sant’Anna, alla quale eri molto devoto”.

 
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