Comune di Quartu Sant’Elena – “Promemoria Auschwitz 2024”, i giovani si emozionano e rafforzano la memoria storica – .

Un’emozione corale, un sentimento misto tra tristezza e malinconia per aver vissuto in prima persona la sofferenza, ma anche gioia e consapevolezza per la nascita di nuove amicizie e di un gruppo coeso. La Sala degli Affreschi dell’ex Convento dei Cappuccini ha ospitato l’evento conclusivo di “Promemoria Auschwitz 2024”, alla presenza di tutti i ragazzi che prima si sono interessati e poi hanno voluto prendere parte al progetto.

Il programma è tornato a vivere nel 2023, dopo qualche anno di pausa dovuta alle conseguenze della pandemia, riscoprendo subito quello spirito di aggregazione, coinvolgimento ed emancipazione che lo ha sempre contraddistinto. Portare i giovanissimi studenti isolani sui luoghi dello sterminio, permettere loro di conoscere la storia, studiarla, approfondirla, sviluppare e magari tramandare la memoria storica è infatti parte integrante del programma promosso da Arci Sardegna e finanziato dal Comune di Quartu.

Il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau fu l’immenso campo di concentramento in cui persero la vita oltre un milione di persone, in maggioranza ebrei, ma anche prigionieri di guerra, omosessuali, testimoni di Geova e oppositori politici. Si arrivò a contare fino a 100mila prigionieri detenuti contemporaneamente, con ben quattro crematori nei quali spesso venivano portate direttamente persone inabili al lavoro come anziani, donne e bambini.

Un luogo di sofferenza, che ancora oggi, 80 anni dopo, trasmette ansia e ispira riflessione, che ci ricorda quanto l’uomo possa essere malvagio e quanto sia importante non dimenticare, cercare di non ripetere gli errori del passato.

Sono 140 i giovani sardi tra i 18 ed i 25 anni che hanno partecipato a questa edizione di “Promemoria Auschwitz” a partire da dicembre 2023. I quartinesi che hanno partecipato hanno restituito alla città raccontando come hanno vissuto questo viaggio a Cracovia e tutte le emozioni che questa esperienza gli ha fatto provare. Una storia sentita che ha trasmesso quel coinvolgimento al pubblico presente all’Ex Convento. Un evento che ha confermato la presenza sul territorio di tanti giovani volenterosi e appassionati, con una maturità precoce che fa ben sperare per il futuro.

Una storia, un viaggio che è un’esperienza di vita, ed è anche una bella occasione di socializzazione. Il racconto dei ragazzi che hanno frequentato Quartu, infatti, è sorprendente e gratificante anche per la disponibilità dei partecipanti ad esprimere il proprio entusiasmo per la nascita di tante nuove amicizie, per la formazione di un nuovo gruppo formato da giovanissimi capaci di rafforzarsi a vicenda.

Con un esempio concreto, concretizzato nell’abbraccio corale, voluto e poi realizzato dagli stessi ragazzi, all’interno del campo di concentramento polacco. Una testimonianza di quanto sia importante mantenere viva la memoria storica, una conferma dell’umanità che prevale nei nostri giovani.

Ulteriori informazioni

Aggiornamento:

16/06/2024, 13:18

 
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