Vandali a Bianca Carrara. Una scultura spaccata di notte Il Tirreno – .

CARRARA. Quella di ieri è stata un’alba amara per i carraresi, una di quelle in cui – usciti di casa e ancora un po’ intirizziti dalla notte – vediamo qualcosa che non va davvero e ci sentiamo disgustati. E, subito dopo, avvertiamo anche l’imbarazzo: per quel senso civico che forse abbiamo, che tutti auspicheremmo fosse diffuso, ma che non lo è o non lo è abbastanza.

Il fatto

Ebbene, nella notte è stata presa di mira dai vandali una scultura del Bianco Carrara, la manifestazione-evento diffusa in piazze e vie che anima il centro cittadino da otto estati, che celebra il design italiano ma anche le eccellenze artigiane e artistiche autoctone, e che terrà compagnia a residenti e turisti fino al 29 settembre. La scultura è stata “sfregiata” a poche ore dal taglio del nastro dell’ottava edizione che ha la direzione artistica di Domenico Raimondi e si intitola Design is back: venerdì alle 19 si è alzato il velo dell’evento – con grande partecipazione ed entusiasmo da parte di Carraresi e visitatori – e ieri mattina il delitto era sotto gli occhi di tutti.

Scultura

L’opera danneggiata si trova nel “salotto” di Carrara, in piazza Alberica. Si chiama Anna G, è stata creata nel 2014 dal designer Alessandro Mendini, ed esposta grazie all’azienda lapidea Sagevan. Rappresenta un cavatappi. È la versione in marmo di un progetto realizzato da Mendini per la prima volta nel 1994 per il noto marchio di design italiano Alessi: si tratta di “un ironico omaggio a una donna vera – si legge sul sito Alessi – la cui faccina il volto è diventato una figura nel corso degli anni culto, generando una ricca famiglia di oggetti per la tavola e la cucina”, e dal 1994 è tra gli oggetti più conosciuti e identificativi del marchio nell’Enciclopedia Alessi. I due bracci del cavatappi sono stati spezzati rispetto alla versione in marmo: e la figura è ora “storpiata” su entrambi i lati.

Le indagini

Non appena la notizia si è diffusa ed è arrivata al Palazzo Civico, nelle prime ore del mattino, la polizia locale ha iniziato a visionare le riprese delle telecamere: in piazza Alberica ci sono gli occhi elettronici per la pubblica sicurezza e ogni opera è “in fase di registrazione”. Non è quindi da escludere che il responsabile o i responsabili possano essere scoperti. Secondo quanto emerge, la scultura sarebbe stata vandalizzata – ma il condizionale è d’obbligo – in due momenti diversi perché ci sono foto pubblicate su FaceBook che “immortalano” la figura femminile del cavatappi anche con un solo braccio rotto.

Commenti

Il web ha raccolto tutto il ribrezzo e l’amarezza di tanti carraresi per il gesto: sulla pagina Facebook RivogliAmo Carrara, in particolare. «Non è possibile», «Non ci voglio credere», «Solo sgomento e tristezza» – si legge tra i commenti – «Che indecenza», «Vergogna». «Sconfortante e demoralizzante – scrive ad esempio il commercialista Giancarlo Casani, ex presidente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara – Da non credere e da non accettare. Evidentemente non c’è limite alla stupidità e alla barbarie”. E, ancora, c’è chi si appella alle forze dell’ordine affinché controllino la piazza di notte. E chi conclude: «Le telecamere avranno registrato tutto e spero che i responsabili vengano puniti severamente».

 
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