dopo lo stop dell’Asl, il centrosinistra massese scrive alla Regione – .

MASSA – «Come rappresentanti delle forze politiche e dei movimenti civici, nonché consiglieri comunali di Massa, desideriamo esprimere il nostro dissenso in merito alla scelta del sindaco di Massa, Francesco Persiani, di collocare la nuova questura all’interno di un parco pubblico» . Inizia così la lettera al governatore della Toscana Eugenio Giani e ai capigruppo in Consiglio regionale dei consiglieri comunali di opposizione: Enzo Romolo Ricci, Giovanna Santi, Daniele Tarantino, Gabriele Carioli, Stefano Alberti (Pd); Ivo Zaccagna e Dina Dell’Ertole (Massa è un’altra cosa); e Claudia Giuliani (segretaria comunale Pd) insieme agli altri segretari dei partiti locali di centrosinistra.

«Riteniamo inaccettabile questa decisione, poiché priverebbe i cittadini di un’ulteriore area verde e di fatto aprirebbe un processo di ulteriore cementificazione di cui il nostro territorio non ha bisogno. Questa attività, inoltre, contrasta con le politiche di sostenibilità ambientale e sociale che sono alla base del programma di governo del presidente della Regione Toscana e della maggioranza consiliare che governa la Toscana. Di fronte a queste circostanze, attraverso numerose interlocuzioni politiche e istituzionali, attraverso il consigliere regionale di Massa-Carrara, Giacomo Bugliani, abbiamo proposto un’alternativa all’amministrazione comunale: l’utilizzo del monoblocco dell’ospedale Vecchio S. Giacomo e Cristoforo, attualmente in disuso. Questo complesso immobiliare, ancora purtroppo inutilizzato, potrebbe essere adibito a nuova sede della Questura, migliorando così le condizioni di lavoro degli agenti e riqualificando una zona centrale della città, recuperando un luogo a beneficio della comunità apuana come è successo e sta succedendo in altre città toscane”.

«Recentemente – prosegue la lettera – abbiamo ricevuto notizie rassicuranti dalla Regione Toscana e dall’ASL, rappresentata dal direttore generale, sulla fattibilità dell’operazione riguardo alla volumetria del monoblocco per la nuova Questura, attraverso un apposito intervento tecnico -percorso politico. Questo ci ha rassicurato e ci ha dato nuova linfa per continuare il lavoro che stiamo svolgendo per la comunità con dedizione, impegno e onore. Tuttavia, a seguito della richiesta di apertura di un tavolo istituzionale con tutti gli attori coinvolti, apprendiamo con disappunto da una nuova nota dell’ASL locale che blocca, o vorrebbe bloccare, il progetto, ricordando che il monoblocco è compreso nella dismissione piano della Regione Toscana. Quindi ipotizzano un destino per il vecchio ospedale di Massa sfavorevole alla comunità, andando nella direzione opposta a quanto accaduto a Pistoia e Prato. Ricordiamo ai responsabili delle Asl locali che questo piano di smaltimento viene redatto dai tecnici, ma è soggetto all’approvazione politica regionale, e che quindi decideranno il presidente della Regione e la maggioranza del Consiglio regionale”.

«A loro – conclude la lettera – ai quali chiediamo un incontro urgente, ribadiamo che, per la costruzione della nuova Questura, è necessario sfruttare i metri quadrati inutilizzati del monoblocco di proprietà della Regione Toscana. Crediamo fermamente che la politica debba affrontare e risolvere i problemi tecnici, anche se questo comporta una revisione del piano di smaltimento. Chiediamo quindi al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e ai presidenti dei gruppi di maggioranza del Consiglio regionale della Toscana di sostenere e assumersi la responsabilità della buona riuscita di questa decisione, demolendo il monoblocco e consegnando l’area in questione alla costruzione della nuova Questura, ricordando ai tecnici dell’ASL di limitarsi al proprio ambito, lasciando le decisioni politiche agli eletti”.

 
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