Manfredonia, Galli risponde a La Marca: “Dire la verità significa denigrare?”
COMUNICATO STAMPA SINDACO UGO GALLI
SOGNI CONDIVIDI DI FRONTE ALLA DURA REALTÀ
Mentre leggo l’affermazione disorganizzata dell’altro candidato sindaco, piena di insulti gratuiti (cito a memoria “rispetto frontale” “personaggio pittoresco” riferito ad un candidato che è sempre stato dalla parte del popolo e degli ultimi… e non (non continuo per cortesia, non voglio scendere allo stesso livello) e alle falsità e alle grossolane insinuazioni riguardo alla coalizione che mi sostiene, penso ai danni che le passate amministrazioni di sinistra hanno causato a questa comunità e penso dirmi che ne è valsa la pena arrivare fin qui.
I cittadini di Manfredonia meritano un’alternativa.
Le parole usate dall’altra parte denotano, sì, nervosismo e un certo allontanamento dalla realtà.
È vero o no che lo scioglimento per mafia ha colpito un’amministrazione comunale di centrosinistra governata come se niente fosse dai partiti politici e dalle figure che oggi la sostengono?
È vero o no che gli sprechi e la mala gestione di oltre vent’anni da parte dello stesso partito politico hanno messo in pericolo i conti del Comune, sfiorando il fallimento?
Per quanto riguarda il programma elettorale, poi, invito l’altro partito a documentarsi meglio e a non trarre in inganno i cittadini.
Sui miei canali social ci sono video e post in cui illustro la nostra visione della Città e delineo concretamente un futuro possibile e reale, basato sulla fiducia e sulla partecipazione.
Sarà mia responsabilità inviare all’altro candidato sindaco tutti i link necessari per una documentazione ampia ed esaustiva sul nostro programma.
Caro avversario (politico ovviamente), non siamo tutti come te che ci avventuriamo in una visione onirica del futuro della città, ma mi rendo conto che non hai compreso appieno il reale stato in cui si trova Manfredonia, una città dalle enormi potenzialità, mai messe in una posizione per esprimerlo veramente.
Da quando dire la verità significa denigrare?
Da quando la pretesa di essere superiori e di avere la verità in tasca è sinonimo di correttezza?
Mi vengono in mente i versi di un brano musicale popolare e molto amato di Caterina Caselli… “la verità ti fa male, lo so”.
