Al termine dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio di Padova, il comitato ringrazia i singoli cittadini, gli imprenditori, i patrocinatori e le associazioni cittadine che hanno contribuito alla celebrazione in onore del nostro Protettore, al quale la comunità lamezia fa affidamento da secoli e alla quale è legata da un vincolo di affetto e devozione che attraversa le generazioni, potrebbe avere un proprio momento di celebrazione civile, come avviene per le feste di Sambiase e S. Eufemia.
Dalle iniziative nel piazzale del Santuario ai dj che animavano le serate musicali degli anni ’70, ’80 e ’90 fino al concerto di Cosimo Papandrea la sera del 13 giugno, è stato possibile, grazie al contributo di tutti, sostenere la associazioni di volontariato per la sicurezza, all’Amministrazione comunale che ha messo a disposizione il palco di corso Numistrano, per creare un programma capace di attrarre centinaia di giovani, con una proposta di intrattenimento “sicura”, valorizzando la musica della tradizione popolare calabrese.
Un ringraziamento immenso che coinvolge le associazioni di volontariato e del terzo settore che hanno garantito ospitalità e sicurezza durante i giorni della Tredicina e durante il corteo, con una particolare attestazione di gratitudine ai due tecnici professionisti Bruno Aloisio e Giuseppe Gaetano.
Celebrazioni che hanno visto il loro momento culminante nella processione del 14 giugno, che mai come quest’anno ha visto migliaia di persone rendere omaggio al Santo accompagnandolo per le vie della città.
Un entusiasmo popolare e collettivo che è frutto della cura pastorale che la comunità dei padri cappuccini, guidata da fratel Biagio Bonasso, manifesta durante tutto l’anno per la comunità e che, da secoli, rende il Santuario di Sant’Antonio di Padova un punto di riferimento spirituale per tutto il territorio.
Grazie ancora a chi, con ogni forma di aiuto e sostegno, si è prodigato per regalare questi giorni di festa alla città. Grazie fin da ora a quanti vorranno dare il proprio contributo di idee e di impegno in futuro, sicuramente per migliorare quanto già fatto e per mantenere viva una festa che è patrimonio dell’identità della comunità lamezia.
