E’ il terzino più forte della Lombardia! Compie 16 anni e alza la coppa al cielo: «La dedico a papà»

Appena fuori dal centro sportivo di Cavernago c’è una piccola folla raccolta in cerchio attorno ad un ragazzo. Lui sorride, gli altri cantano. Perché sorride? Perché quel ragazzo è appena diventato Campione Lombardo. Perché cantano? O meglio, cosa cantano? La canzone più antica di tutte, quella che impari dal momento in cui riesci ad articolare le prime parole (chi prima, chi dopo): «Buon compleanno…». È il suo compleanno, è il giorno più importante della sua carriera calcistica, è il giorno in cui Jonathan Chietto prende in mano la coppa – grande, dorata, con sopra una palla con esagoni verdi – e la mostra a tutta la Lombardia. L’Alcione è in vetta alla regione (finalmente), l’Alcione ha deciso di fare al suo terzino il pacchetto regalo più bello di tutti.

FIOCCO

Una PlayStation? Uno smartbox per un’esperienza estrema o di lusso? Una vacanza da qualche parte per inaugurare la fine della scuola? Oppure la classica “mazzetta”, quell’evergreen dei compleanni che torna di moda ogni volta che non hai l’ispirazione giusta per un bel regalo a sorpresa? Niente di tutto questo: per il suo sedicesimo compleanno, Jhonatan ha deciso di incartare lui stesso il regalo. D’altronde lo dice anche la saggezza popolare: chi lo fa da solo, lo fa per tre. Ebbene, poco altro da aggiungere: nient’altro che una mazzetta!

Più di una coppa, più di un titolo, più del regalo più bello della sua vita: con il suo Alcione (Chioetto cuore orange from far away 2019) Jhonatan firma la vendetta del secoloil grande ritorno, quello che il suo capitano definì «una vendetta» (cit. Nico Holonvko). Perché l’anno scorso, nell’Under 15 Elite, quella stessa coppa gli era sfuggita di mano inaspettatamente, con quel famoso strattone alla Masseroni rovinare l’intera festa. Ha gestito il 21 maggio 202325 giorni prima del suo quindicesimo compleanno: era il momento doloroso di una brutta doccia fredda. Eppure tutto è utile. Passano 391 giorni, passa un’intera stagione, Jhonatan cresce, torna a giocare per quella coppa che gli è stata tolta all’improvviso. Dall’altra parte del campo questa volta c’è il Vis Novaquella squadra capace di sconfiggere nel giro di 120 secondi la più forte classe 2008 della Lombardia. Ma la storia chiama, c’è un impegno con il destino da riscattare. Quindi la rimonta, il gol della sicurezza e il fischio finale che conferma l’impresa. È stato lì, per tutti gli 80 minuti più i minuti di recupero, sudando sulla fascia destra, lavorando per la squadra e con la squadra. Alle ore 20:02 del 15 giugno 2024 il regalo viene consegnato al destinatario: buon compleanno Jhonatan, sei Campione della Lombardia.

INIZI

Più lo conosci e più rimani incollato ad ascoltarlo. Andiamo con ordine, questa è una storia che va goduta passo dopo passo. Tutto inizia alle Bucaramangauna piccola cittadina del Colombia: Jhonatan e i suoi due fratelli, Ricardo e Sebastian, vivono in una casa di famiglia e il calcio è l’ultima cosa che hanno in mente. Durante alcune passeggiate, forse, il piccolo Jhonatan avrà visto alcuni ragazzini passarsi una palla con il piatto dei piedi, ma non poteva immaginare che di lì a qualche anno quello sport sarebbe stato il suo più fedele compagno di vita. A tre anni e mezzo lui e i suoi fratelli si trasferirono in Italia: nuova vita, nuove opportunità, una storia da scrivere. E lì, in un parchetto qualunque, in compagnia degli amici, Jhonatan scopre di avere decisamente dei buoni piedi. Calciare un pallone diventa improvvisamente il suo pensiero fisso, con papà Salvatore che gli gonfia le ali (“Mi segue sempre!») e una vocina nella sua testa che continua a ripetere: «vai avanti, questa è la tua strada».

I primi calci a Sono sicuro chepoi subito l’Alcione: il suo Alcione, quel compagno fedele che non lo ha mai lasciato, quei colori meravigliosi che lo hanno visto crescere. Prima difensore, poi attaccante, infine quarterback, quella via di mezzo che premia sempre chi ha innata velocità di testa e di gambe. «Se potessi scegliere giocherei in avanti per tutta la vita. Quando posso mi spingo avanti, ma non mi considero un marcatore, quest’anno ho segnato solo un gol»: parola di Jonathan Chietto, parole di qualcuno a cui non piace apparire troppo bello per le telecamere. Ciò non toglie la sostanza di fatti incontrovertibili: il Chioetto è tra gli inamovibili di Brunetti (uno insomma che di calcio ne sa poco), uno di quelli che durante la stagione ha giocato il bello di 35 partite iniziando da titolare. Forse sarà suo solidità? Forse è la sua capacità di farsi sempre trovare nel posto giusto al momento giusto? O forse sarà quello qualità infallibile che custodisce gelosamente nelle sue scarpe? Chissà, e forse non importa: fatto sta che anche in finale, nel giorno del suo compleanno, Alcione gli dà fiducia e lui lo ripaga con il regalo più bello. Quindi sì, vale la pena ripetere: tanti auguri Jhonatan (in ritardo), ora sei campione della Lombardia.