Lunedì sono stati confermati gli arresti dei tre responsabili dell’aggressione avvenuta venerdì scorso nel parcheggio del centro commerciale FanoCenter di Bellocchi di Fano. Gli agenti avevano posto le manette ai polsi dei tre, colti in flagrante delitto, per lesioni aggravate ad un giovane. E le cause di tanta violenza erano rimaste finora sconosciute. I carabinieri coordinati da Stefano Seretti hanno intanto condotto alcune indagini facendo luce sui ‘motivi’ della lite, anche con l’ausilio delle indagini della polizia scientifica.
Tutto è iniziato giovedì, con uno scontro verbale tra la vittima dell’aggressione e una donna. Il giorno successivo il figlio e il compagno, insieme ad un terzo di origine straniera, si sono recati a Bellocchi per verificare l’eventuale presenza del giovane. Una volta trovato, lo hanno seguito al FanoCenter, dove era destinato a pranzare. I tre lo aspettavano nel parcheggio adiacente all’area ristorazione del centro commerciale. Prima l’aggressione verbale, poi la violenza a mani nude. Infine, il gesto più pericoloso, già noto alle cronache, e che potrebbe essere attribuito al compagno della donna: l’uso di una grossa matita da muratore per colpirlo all’addome.
Dopo la segnalazione di alcuni passanti e degli uomini della sicurezza del FanoCenter, gli agenti sono accorsi sul posto per fermare i tre indagati e accompagnarli in questura. Il giovane, intanto, è stato trasferito in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette di Ancona, dove è stato ricoverato in prognosi riservata.
Le immediate perquisizioni degli agenti hanno consentito di rinvenire l’oggetto utilizzato per l’aggressione e, nell’auto del figlio della donna, altri strumenti idonei a delinquere tra cui un coltello e una mazza da baseball, che sarebbero stati acquistati poco prima. . Da qui anche l’aggravante della premeditazione. Lunedì mattina l’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Pesaro, che ha disposto nei confronti di tutti e tre la misura cautelare degli arresti domiciliari.
