Un dipendente ricoverato per polmonite, attività trasferita in smartworking per due settimane
La sede dell’Arpab di Matera è stata chiusa per la presenza di legionella, riscontrata dopo il ricovero di un dipendente. Il personale lavorerà da casa per due settimane.
La sede dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Basilicata (Arpab) a Matera è stata chiusa lunedì 17 giugno dopo che le analisi dei prelievi effettuati la scorsa settimana avevano evidenziato la presenza di legionella. La decisione è stata presa in seguito al ricovero di un dipendente per una polmonite causata dal batterio.
Per le prossime due settimane i dipendenti lavoreranno da casa in modalità smart working, mentre i laboratori di microbiologia, che monitorano le acque potabili e di balneazione, rimarranno inaccessibili. Le analisi verranno rinviate o trasferite, se possibile, ai laboratori di Potenza.
Il direttore generale dell’Arpab, Donato Ramunno, ha voluto rassicurare la comunità, dichiarando: “Nessuna catastrofe per legionella nella sede dell’Arpab a Matera. I nostri responsabili della sicurezza sul lavoro avevano già predisposto un monitoraggio antilegionella nel marzo 2024, a partire dalla sede di Potenza, in accordo con la nostra valutazione del rischio.”
Ramunno ha inoltre precisato che il monitoraggio nella sede di Matera è iniziato ai primi di aprile, prima e indipendentemente dal caso di legionellosi del dipendente, che ora gode di buona salute. L’Asl ha notificato la malattia del dipendente solo il 30 aprile. A seguito di un nuovo campionamento richiesto dall’ASL il 12 giugno è stata confermata la presenza di una coltura positiva per legionella specie 1. Si è deciso pertanto di chiudere i locali per un periodo di 15 giorni per bonificare l’impianto idraulico e consentirne il corretto funzionamento.
