Le università di Pisa al servizio di Piazza dei Cavalieri e dei suoi tesori nascosti – .

Le università di Pisa al servizio di Piazza dei Cavalieri e dei suoi tesori nascosti – .
Le università di Pisa al servizio di Piazza dei Cavalieri e dei suoi tesori nascosti – .

Nel 1288 a Pisa in Piazza delle Sette Vie, oggi Piazza dei Cavalieri, il conte Ugolino della Gherardesca fu sconfitto dai ghibellini dell’arcivescovo Ruggieri e incarcerato nella Torre della Fama, come racconta Dante nel Canto XXXIII dell’Inferno. Questo fu sempre il teatro in cui, tra il XIII e il XIV secolo, sfilava annualmente il corteo della Festa dell’Assunta e qui, probabilmente, un leone donato nel 1312 dal Comune di Pisa all’imperatore Enrico VII in occasione della sua visita alla città. Tra la fine del Cinquecento e l’inizio dell’Ottocento la piazza ospitò le cerimonie dei Cavalieri di Santo Stefano e dei Medici. Nel 1683 le reliquie del Santo Papa e martire furono traslate nella chiesa di Santo Stefano. Nel corso del lungo Novecento, Piazza dei Cavalieri fu sede di manifestazioni del regime fascista negli anni Venti e di rivolte studentesche negli anni Sessanta e Settanta. Nel 2019 la piazza è stata trasformata anche nel set della fiction L’amica geniale.

Questo luogo centrale nella vita civile, politica, religiosa e culturale di Pisa venne trasformato in un “palcoscenico manierista” nel 1562, per volontà di Cosimo I de’ Medici, che con lungimiranza affidò il progetto al grande architetto e umanista Giorgio Vasari, di cui quest’anno ricorre il 450° anniversario della sua morte.

Più di otto secoli di storia si concentrano e stratificano, dunque, all’interno del perimetro di Piazza dei Cavalieri, tra i palazzi che vi si affacciano e le strade che da lì si diramano. Cuore della vita pisana fin dal Medioevo – ma anche teatro dei suoi eventi più sanguinosi e sede, dal 1846, della Scuola Normale Superiore – dalla fine del Duecento a oggi la piazza ha ospitato battaglie, feste, cortei e manifestazioni ed è stata raccontata da viaggiatori e testimoni illustri che la riportarono nei loro scritti.

Da queste premesse ha preso forma un ambizioso progetto di studio, conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico e artistico di Piazza dei Cavalieri, nato dalla stretta collaborazione tra la Scuola Normale Superiore e la Fondazione Pisa con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su questo tesoro poco conosciuto e apre in modo strutturato i suoi edifici: Palazzo della Carovana, Santo Stefano dei Cavalieri, Palazzo della Canonica, Palazzo dei Dodici, Palazzo dell’Orologio, San Rocco.

Avviato nel gennaio 2022, il progetto si concluderà nel 2025 e prevede – a dimostrazione dell’impegno della Normale nella promozione della ricerca – la copertura di quattro anni di assegni di ricerca, oltre a diversi contratti di collaborazione scientifica e tirocini formativi per gli studenti. Alla sua realizzazione hanno contribuito diversi insegnanti della Normale, sotto la responsabilità scientifica della Prof.ssa Lucia Simonato. Inoltre, nella ricerca sono stati coinvolti anche importanti studiosi internazionali.

Grazie a numerosi interventi di restauro e alla costante tutela della Normale, portati avanti attraverso un potente lavoro di ricerca e aggiornamento, Piazza dei Cavalieri e i suoi edifici sono oggi pronti a mostrarsi e ad accogliere tutti coloro che sono interessati a scoprire questo patrimonio culturale.

“La Scuola Normale Superiore lega la sua storia a Piazza dei Cavalieri fin dal 1846, quando venne trasferita nel Palazzo della Carovana”, racconta il Prof. Luigi Ambrosio, Direttore della Normale, che aggiunge: “Da quell’anno altri edifici di questa bella aree urbane entrate in uso dalla Normale, che pose ogni cura nel valorizzarle. Ne è un esempio il Palazzo dell’Orologio, dove tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta è stata riportata alla luce la famigerata Torre della Fama in memoria di Dante. Tra queste azioni c’è l’importante iniziativa che presentiamo oggi: un progetto complesso, non solo di ricerca, ma anche di divulgazione scientifica, per promuovere la conoscenza e aprire la Normale a un dialogo inedito con la comunità”.

“Il progetto di valorizzazione di Piazza dei Cavalieri ci è sembrato subito estremamente interessante, nell’ottica di riscoprire l’importanza di un luogo centrale a Pisa, dal punto di vista urbanistico e per la storia della città” spiega Stefano Del Corso, Presidente della Fondazione Pisa. “L’auspicio è che il progetto, grazie anche alla sua caratterizzazione digitale, ci permetta di gettare nuova luce su una delle piazze più belle di Pisa; e che il sito realizzato ne consentirà una maggiore conoscenza al punto da poter inserire sempre più la piazza nei percorsi dei visitatori che arrivano a Pisa, tale obiettivo si lega all’auspicio di un pronto intervento sulla Chiesa dei Cavalieri , attualmente chiuso: intervento – su questa insostituibile parte integrante della piazza – per il quale la Fondazione Pisa. , nel rispetto dei ruoli e delle competenze, si è già reso e si renderà nuovamente pienamente disponibile”.

Il progetto offre l’opportunità di entrare nell’architettura vasariana che oggi è sede della Normale, che decide non solo di aprire le sue porte ma di entrare in dialogo con il pubblico, accompagnato all’interno degli edifici da ricercatori, studenti e dottorandi: un peculiare scelta di divulgazione scientifica che trasmette in “prima persona” e gratuitamente le conoscenze acquisite nel corso delle ricerche più recenti. Molti sono gli itinerari proposti, costantemente aggiornati e rinnovati, dedicati a singoli edifici o temi, che mostreranno come questi luoghi siano veri e propri universi della conoscenza.

La professoressa Lucia Simonato, responsabile scientifica del progetto, sottolinea l’importanza di descrivere una piazza così stratificata e la partecipazione attiva della comunità: «Raccontare una piazza non è facile. Come un organismo vivente, continua a cambiare sia nella storia dei suoi edifici che negli eventi che ospita e compongono la sua storia. Nel Progetto il duplice obiettivo è stato comprendere questa complessità (con nuove ricerche, in pubblicazioni) e comunicarla in modo accessibile (con divulgazione scientifica di alto livello, sul sito).

Non ci siamo quindi limitati ad indagare Piazza dei Cavalieri solo per le sue straordinarie ricchezze architettoniche e artistiche, ma abbiamo cercato di valorizzare anche l’aspetto esperienziale, studiando come si è svolta la vita al suo interno nel corso dei secoli e chi sono stati i protagonisti che l’hanno animata. Questo nuovo approccio ha certamente arricchito la nostra ricerca scientifica di nuove domande, ma ha anche consentito di creare un ponte tra la percezione odierna (da parte della comunità cittadina e dei turisti) e la percezione storica della piazza, rendendone la conoscenza più affascinante e immersiva”.

Accanto alle vie di accesso, il progetto ha permesso di realizzare piazzadeicavalieri.sns.it, un sito creato ad hoc, e presto accessibile anche in lingua inglese, che raccoglie tutte le informazioni relative alla storia dei luoghi e dei personaggi che li hanno vissuti . Dante, Vasari, Cosimo de Medici, approfondimenti su edifici e monumenti, dal Palazzo dell’Orologio a quello dei Dodici, alla Chiesa di San Rocco o al Monumento di Ulisse Dini, tutti rigorosamente riletti e aggiornati.

Il Progetto Piazza dei Cavalieri dimostra come la collaborazione tra istituzioni possa attivare politiche culturali di qualità, capaci di restituire alla comunità un importante patrimonio prima di difficile accesso, aprendo nuove prospettive di lettura e comprensione di un luogo così ricco di storia e di significato.

Con questa iniziativa la Scuola Normale Superiore riafferma la sua secolare vocazione non solo alla ricerca scientifica, ma anche alla valorizzazione culturale e alla conservazione del patrimonio artistico-architettonico, rinnovando la propria immagine da luogo di ricerca per pochi a spazio aperto al coinvolgimento di un pubblico sempre più vasto.

Fonte: Ufficio Stampa

 
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