in Piemonte al via il test per 33mila studenti – .

in Piemonte al via il test per 33mila studenti – .
in Piemonte al via il test per 33mila studenti – .

“Forza ragazzi, a dopo” vengono incoraggiati i diplomati mentre varcano la soglia dell’aula il primo giorno del diploma. Tutti con il dizionario sotto braccio, c’è chi con l’altra mano manda gli ultimi incantesimi via smartphone o chi stringe la mano a un amico. “A che ora finisce la prima prova?”, sdrammatizza qualcuno. “In sei ore molto lunghe”, rispondono. Ma c’è chi azzarda “niente mi spaventa”. E nei corridoi si scambiano gli ultimi “in bocca al lupo”.

Al liceo classico D’Azeglio quest’anno sono 185 le persone che affronteranno gli esami finali pronte per la sfida della prova di italiano. Questi sono gli ultimi momenti per le toto-tracce. “Spero nell’intelligenza artificiale”, rivela uno studente. In molti anticipano: «Sceglieremo il tema attuale, quindi non ci sono setlist». Il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale Stefano Suraniti è intervenuto per salutare le aule dello storico istituto. Ha fatto il giro delle aule: “Accogliete le piste con un sorriso e scegliete in base ai vostri sogni e desideri. Metti in mostra la tua creatività.” Accanto a lui c’è il tecnico Franco Francavilla: “Teso? Sono tranquillo – dice – forse lo sono gli studenti, ma sono sicuro che sono pronti”.

In Piemonte si registrano diverse defezioni tra i commissari d’esame, ma il diploma è salvo

di Marta Borghese

18 giugno 2024

La tensione infatti si percepisce comprensibilmente tra i 33mila diplomati piemontesi, 18mila solo a Torino. “Vedo gioia, sorriso e ansia – commenta Suraniti – ma la scuola ha preparato i ragazzi anche a gestire queste emozioni: affronteranno questa prova come le prove della vita. L’esame di stato è una buona palestra”. Un esame che, aggiunge, «è adeguato, così come è strutturato adesso».

Sulla tensione dei giovani suraniti ribadisce: “Ansia e difficoltà sono un tema importante che non riguarda solo l’esame di stato ma l’approccio alla vita quotidiana. Noi adulti dobbiamo riflettere su come migliorare la capacità di ascolto per favorire la capacità dei giovani di rivelare le difficoltà e trovarci pronti ad abbattere le barriere e ad ascoltarle”.

È anche l’occasione per Suraniti per ricordare la maturità raggiunta nel 1997: “Ho portato tre discipline all’orale, la terza era facoltativa e ho scelto l’italiano. Votazione? Me lo ricordo bene, 60 su 60”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Accordo Calafiori, 40 milioni a Bologna – .
NEXT a Varese entrano in vigore i vincoli orari per il gioco d’azzardo – .