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Brunori, partita aperta. Mossa De Sanctis e futuro Matteo… – .

Brunori, partita aperta. Mossa De Sanctis e futuro Matteo… – .
Brunori, partita aperta. Mossa De Sanctis e futuro Matteo… – .
Mediagol ⚽️

28 giugno – 16:28

De Sanctis blocca Brunori, il Palermo aprirebbe alla cessione dell’attaccante solo per un’offerta irrinunciabile. Tanti club su di lui tra A e B

Nodo focale da risolvere e rompicapo di inestimabile peso specifico. Un enigma la cui risoluzione dipenderà dalla direzione e dalla strategia di gran parte del calciomercato Palermo FC. Matteo Brunori, in termini di valore assoluto, continuità e qualità della prestazione, prolificità nelle conclusioni, è sicuramente la punta di diamante del reparto offensivo rosanero. Tre stagioni di progressiva ascesa, in cui è stato protagonista di prestazioni di assoluto livello e gonfiato con notevole costanza la rete delle reti avversarie.

Star assoluta con ventinove successi in totale nella cavalcata trionfale del Baldini band dal Lega Pro alla Serie Bun bomber altrettanto implacabile nel torneo biennale cadetto in maglia rosa e nera. L’italo-brasiliano ha segnato trentasette gol nelle ultime due stagioni, tra campionato e Coppa Italia, per un totale di sessantasei gioie da leader offensivo della squadra siciliana. Una raffica di gol impreziosita da un’evoluzione esponenziale in termini di tecnica e tattica. Da mero predatore d’area, Brunori ha progressivamente arricchito e completato il suo bagaglio calcistico sul rettangolo verde, diventando un ottimo terminale di manovra, un volano offensivo capace di legare la partita, spaziando su tutto il fronte, abile nel passarla e dosare le rifiniture per gli inserimenti di attaccanti esterni e centrocampisti. Un volano pensante nel cuore delle trame offensive, piedi morbidi e pensiero raffinato. Un plus che si unisce alla sua già nota voracità nel concludere e nell’attaccare in profondità.

Quello appena concluso è stato un anno complicato e in salita, tra le criticità tattiche, atletiche e mentali mostrate dalla squadra, un percorso collettivo certamente al di sotto delle aspettative e della passione dei tifosi, il cambio di leadership tecnica e l’amara e netta eliminazione in panchina semifinale playoff del Venezia.

Un rigurgito di amarezza per l’obiettivo sfocato, sentito e forse non esattamente ben posizionato sul piano temporale e formale. Affermazioni caldo subito dopo il knockout di Penso, sulla necessità di mantenere equilibrio e ragione nelle valutazioni di medio-lungo termine, per restare a galla e coesi in quel confine labile e sottile tra passione e pressione. Valore e allo stesso tempo fardello di un luogo inestimabile per l’amore incondizionato, la capacità di sostenere, amare e spingere la propria squadra. Una tenuta mentale, oltre che caratteriale e nervosa, che spesso il gruppo precede Corini and then Mignani, ha dimostrato di non possedere il livello delle sue ambizioni in campo. Frasi sulla pancia,uscire male. Fuori tempo e fuori luogo, ma senza malizia o intenti distruttivi.

Figlie di una delusione di chi ha avuto e probabilmente ha tuttora totale dedizione e attaccamento alla causa. L’incomprensione e qualche strumentalizzazione capziosa hanno fatto il resto per aprire una crepa. Solco che scava nell’incomprensione, nel tormento e nella classica avversione peramante ferito nel momento di massima vulnerabilità. L’incomprensione divenne presto, sull’altare dell’incomprensione e sull’onda travolgente del discutibile, prisulta essere immagazzinato. Ingrato e gratuito. Da oggi la storia d’amore tra tra Brunori and Palermo può oggettivamente definirsi in crisi. Tuttavia, il raggiungimento dei titoli di coda non è affatto scontato.

I l Palermo, per bocca del suo direttore sportivo, Morgan De Sanctis ha detto la sua. Brunori è inamovibile e sarà al centro del progetto di formazione tecnica di Dioniso, senza alcun dubbio Il nuovo manager del club di proprietà di Codice di Condotta ha fatto la sua mossa, perentoriamente e senza indugio. Incontrastata consapevolezza tecnica e strategica o contributo per alzare la posta in gioco per il qualificato seguito di potenziali acquirenti? C’è probabilmente un po’ di tutto nella radicale posizione pubblica della dirigenza rosanero. Secondo le indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, rinunciare al suo marcatore Palermo avrebbe preteso un’offerta compresa tra i sei e i sette milioni. Valutazione ritenuta adeguata alla caratura e alle prestazioni del numero nove rosa dal club di Viale del Fante, a causa di un contratto in scadenza 2027 e una spesa vicina al 3,8% milioni realizzati, tra parte fissa e bonus, al momento di subentrare nel suo contratto Juve. La volontà aziendale di realizzare una plusvalenza sul proprio miglior giocatore, numeri alla mano, degli ultimi tre anni è legittima. Richiesta ritenuta eccessiva dai numerosi pretendenti all’acquisizione del diritto alle prestazioni sportive Brunori, per un attaccante dalla discendenza indiscussa, ma ancora sulla soglia dei trent’anni, che non si è mai misurato nella massima serie e sul cui contratto, per ovvie ragioni anagrafiche al netto delle potenziali prestazioni in campo, sarebbe altamente improbabile realizzare una futura plusvalenza in caso di ulteriore cessione.

Genoa, Empoli, Cagliari, Lecce, IL big of B Sassuolo, Salernitana, Sampdoria. Gli estimatori per il centravanti italo-brasiliano non mancano certo.

Poi c’è Matteo Brunori. Ragionevole e comprensibile è la voglia di correre per salire sul treno, magari l’ultimo, della Un campionatoper cercare di consolidare il suo valore nell’élite del calcio italiano e dare il giusto merito a una carriera brillante, sì, ma non ancora pari ai suoi eccellenti mezzi sul piano squisitamente tecnico. Controbilanciato dal forte legame con un luogo e una società che hanno dato impulso e una svolta decisiva alla sua carriera professionistica. Un sentimento che ancora sussiste, che acuisce l’amarezza dovuta al significato distorto del suo sfogo post-calcio rispetto alle intenzioni della figlia. Venezia. Un appello all’equilibrio e alla coesione di tutte le componenti come fattore critico di successo. Non certo un attacco o una forma di disimpegno. Gridò con termini e toni imbarazzanti, ed arrivò peggio e male a destinazione. Contaminato dall’adrenalina e dalla delusione, ma puro e privo di secondi fini.

Management e nuovo personale tecnico, con Dioniso in testa, stanno ribadendo più volte al ragazzo quanto sia considerato centrale ed imprescindibile nel Palermo 2024-2025 che punta alla promozione diretta in Un campionato. Cercando di gettare le basi per un soggiorno in Sicilia, ipotesi che il calciatore, del resto, contemplerebbe con assoluta soddisfazione e serenità. Toccherebbe poi a tutti i protagonisti della spinosa vicenda, lavorare con professionalità e trasparenza, ricucire la frattura con parte dell’ambiente e ripartire con slancio, più uniti e carichi che mai verso la conquista del salto di categoria. Tuttavia, il gioco è più aperto che mai. IL sirene della Serie A o un’offerta che soddisfi le aspettative di Palermo e il calciatore potrebbe chiaramente mescolare le carte. Una cosa è certa, il matassa deve essere risolta il prima possibile, nel puro interesse di tutte le parti coinvolte.

GdS: “Palermo-Brunori, parola al capitano. Le strade potrebbero dividersi se…”

Palermo, La Repubblica: “Brunori punto fermo, ma serve una tregua con i tifosi”

Calciomercato Palermo, Tuttosport: “Bivio Brunori, se sono rosa non abbassino le pretese…”

 
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