Sia è Sia (e Taylor Swift, Dua Lipa, Beyoncè non sono una merda). Con il nuovo Reasonable Woman l’australiano apre nuove strade al pop… – MOW

Sia è Sia (e Taylor Swift, Dua Lipa, Beyoncè non sono una merda). Con il nuovo Reasonable Woman l’australiano apre nuove strade al pop… – MOW
Sia è Sia (e Taylor Swift, Dua Lipa, Beyoncè non sono una merda). Con il nuovo Reasonable Woman l’australiano apre nuove strade al pop… – MOW

A volendo vederlo tenendo da parte l’arte, ma sarebbe un errore grossolano, perché il pop, se fatto bene, è arte, eccome, e qui parliamo di grandi artiste, senza se e senza ma, si potrebbe dire che l’operazione portata avanti negli anni, un’operazione che ha avuto in personaggi come Madonna, prima, Britney Spears e Christina Aguilera, poi, ma sto davvero tagliando l’erba con la grande falce, come non fanno a Milano negli anni aiuole pubbliche, ma questo è un altro discorso, si trattava di creare prima un bacino di utenza gigantesco, andarlo a cercare porta a porta e fidelizzarlo, e poi spartirlo partendo dalla diversificazione, dalla lottizzazione, mi riprendo questa fetta, io’ Sto parlando di grafici, tu quello. Senza darsi troppo fastidio a vicenda, potendo quindi invadere contemporaneamente il mercato, mettendo sicuramente a repentaglio nuovi record in termini di settimane al top, ma allo stesso tempo sicuramente trattenendo il proprio pubblico e anche parte del casual uno, disinteressato a queste ipotetiche faide. Perfetta operazione di registrazione, che va, miracolosamente, di pari passo con la qualità dei prodotti, Mi faccio notare di più se vengo a ballare su un tavolo, accanto a tutti gli altri. Anche perché, veniamo al discorso che in teoria avrebbe dovuto essere il cuore di questo mio scritto, in mezzo a tante pop star gigantesche, ognuna con il proprio stile preciso, ciascuna con il proprio immaginario definito, ciascuna con il proprio estetica studiata nei minimi dettagliproprio nel giorno di Dua Lipa e dei suoi Ottimismo radicale, è arrivato, a giudizio inevitabile di chi scrive, aanche il nuovo album di colei che, insieme a Lady Gaga, è senza dubbio la più brillante e talentuosa di tutta questa covata di grandi artisti. Un gigante così gigantesco da potersi permettere di non rientrare in nessuno dei canoni estetici attuali, anzi, di non rientrare affatto nei canoni estetici, nascosto come è solito fare sotto parrucche molto oversize, senza più nemmeno la presenza di il suo mini-me, leggi il nome di Maddie Ziegler, ormai più che ventenne, incapace di vestire nuovamente i panni dell’alter-ego bambina danzante, l’ultima volta insieme, per ora, quando ha recitato nel tanto discusso film sull’autismo scritto e diretto dalla SIA, intitolato Music. Indipendentemente dal fatto che abbia deciso letteralmente di scomparire, mentre ai tempi di Zero 7 era ben visibile, nell’era di Instagram e TikTok i suoi lineamenti e quasi il suo corpo sono andati perduti, una delle rare volte in cui si è mostrata senza maschere anche lei lo ha fatto senza vestiti, quando anni fa, quando fu paparazzata mentre era a sedere nudo sul balcone della sua camera d’albergo, invece di pregare che la foto del paparazzo non venisse pubblicata, o magari pagare perché non venisse pubblicata, lei ha pensato bene di pubblicarlo lei stessa sui social, rendendo vano il tentativo di farne uno scoop. Tuttavia, il suo viso è rimasto coperto ancora una volta, a differenza del suo culo, grande Sia.

 
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