Alessandro Michele è il nuovo direttore creativo di Valentino – .

Alessandro Michele è il nuovo direttore creativo di Valentino – .
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L’azienda di moda italiana Valentino ha scelto Alessandro Michele come nuovo direttore creativo: entrerà in carica il 2 aprile. Michele, nato a Roma e 51 anni, prenderà il posto di Pierpaolo Piccioli, che venerdì 22 marzo ha lasciato l’azienda azienda che aveva guidato dal 2008, fino al 2016 insieme alla co-direttrice creativa Maria Grazia Chiuri e poi da solo. La sua prima collezione per Valentino sarà quella per la primavera/estate 2025: sarà presentata alla Paris Fashion Week, che si terrà dal 23 settembre al 1 ottobre, e sarà probabilmente la più attesa della stagione.

Michele ha commentato la notizia con un comunicato in cui afferma, tra l’altro: «Provo l’immensa gioia e l’enorme responsabilità nell’entrare in una Maison de Couture che ha inciso la parola “bellezza” in una storia collettiva fatta di raffinatezza ed estrema grazia ” e ha aggiunto che il lavoro dei fondatori del brand, Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, “ha sempre rappresentato per me un’irrinunciabile fonte di ispirazione e alla quale intendo rendere omaggio rileggendoli attraverso la mia visione creativa”.

Michele è uno degli stilisti più famosi e apprezzati al mondo per essere stato direttore creativo di Gucci (azienda fiorentina posseduta dal gruppo francese Kering) da gennaio 2015 a novembre 2022, quando è stato sostituito dallo stilista Sabato De Sarno ( che in precedenza aveva lavorato insieme a Piccioli presso Valentino). Michele ha rivoluzionato Gucci – che sotto la direzione creativa di Tom Ford (1994-2003) era noto per abiti minimalisti ed estremamente sexy – con uno stile molto riconoscibile e massimalista, fatto di molti riferimenti alla moda e all’arte del passato e sovrapposizioni di opposti in equilibrio sorprendente e quasi al limite kitsch. Contrariamente agli abiti di Ford per Gucci, i suoi abiti erano pensati per essere indossati sia da uomini che da donne: i modelli, infatti, spesso sfilavano o posavano con abiti tradizionalmente femminili, in un ribaltamento delle convenzioni della moda.

Michele si interessa all’arte e alla moda fin dalla tenera età e studia costume all’Accademia di Costume e Moda di Roma. Ha iniziato lavorando per il marchio italiano di maglieria Les Copains per poi passare all’azienda romana Fendi, allora diretta da Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi, dove si era occupato principalmente di prodotti in pelle. Nel 2002 Ford lo sceglie per disegnare le borse Gucci e nel 2011 entra a far parte del team dell’allora direttore creativo Frida Giannini. Nel gennaio 2011, pochi giorni prima della sfilata uomo autunno/inverno, Giannini lascia il suo incarico e il 21 gennaio Michele viene nominato nuovo direttore creativo di Gucci.

Due giorni prima c’era stata la sfilata uomo che, si dice, sia stata realizzata da Michele in sette giorni, stravolgendo completamente lo stile di Giannini, che aveva una visione molto tradizionale, quasi macho, della moda maschile.

All’epoca Michele non era molto conosciuto nemmeno tra i giornalisti di moda, era semplicemente una delle persone che facevano parte del team Gucci messo in piedi dalla Ford. La scelta di puntare su di lui fu fatta dall’allora amministratore delegato di Gucci, Marco Bizzarri, che lo notò e gli offrì di supervisionare tutte le collezioni, i prodotti accessori e l’immagine globale del marchio. In un mese Michele realizza anche la sua prima collezione donna, presentata il 23 febbraio 2011: è stata la più attesa della Milano Fashion Week e ha superato le aspettative della critica, mostrando subito chiaramente cosa sarebbe diventato Gucci. Era pieno di riferimenti – i Tudor, il barocco, gli insetti, i cantanti rock degli anni Settanta, l’archivio Gucci – colori, stampe, fiocchi, ed era molto attento agli accessori che di solito sono il prodotto che mantiene in piedi economicamente le aziende di moda.

Michele diventa lo stilista del momento e quindi il suo stile. Dopo la sua nomina, Gucci ha registrato una crescita superiore al 35% per cinque trimestri consecutivi; nel primo trimestre del 2017 l’aumento dei ricavi è stato del 51%, la crescita maggiore in 20 anni; nel 2019 il fatturato ha raggiunto i 9,62 miliardi di euro. Come ha scritto l’autorevole sito di moda Affari della moda (BoF), dal 2015 al 2019 i ricavi di Gucci sono quasi triplicati e gli utili quadruplicati, in un periodo di rapida espansione “senza precedenti nel settore del lusso moderno”.

Dopo la crisi economica causata dalla pandemia, però, le vendite erano in calo e negli ultimi anni i risultati economici sono stati sempre al di sotto delle aspettative: secondo molti critici lo stile di Michele era un po’ stanco ed era ora di cambiare. Michele lascia l’azienda a fine 2022.

Valentino è un’azienda italiana del lusso fondata nel 1960 da Valentino Garavani, che ne è stato il direttore creativo fino al 2007, quando ha lasciato il posto alla stilista Alessandra Facchinetti. Dopo una serie di passaggi di proprietà, nel 2012 la maggioranza di Valentino venne acquistata dal fondo qatariota Mayhoola per 700 milioni di euro. Nel luglio 2023, il gruppo francese del lusso Kering – che possiede anche il marchio Gucci – ha acquisito il 30% di Valentino per 1,7 miliardi di euro. L’acquisizione prevede che Kering ottenga il pieno controllo del capitale azionario di Valentino entro il 2028.

 
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