Risultati a sorpresa nelle partite della serata. Le prime due forze dell’Est, Boston e Milwaukee, cadono sotto i canestri di Murray e Williamson. I Celtics vengono sconfitti all’ultimo secondo ai supplementari, i Bucks – Danilo Gallinari non gioca neanche un minuto – rimontano da -18 sotto, ma non riescono a completare la rimonta.
Atlanta Hawks-Boston Celtics 123-122 di fila
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Sotto di un punto ai tempi supplementari, Dejounte Murray, con l’ultimo possesso offensivo della partita, si trova uno contro uno con Holiday. Si alza da media distanza e segna il tiro che regala agli Hawks (34-39) la vittoria contro i Celtics, la squadra con il miglior record Nba (57-16). Anche il secondo con lo stesso avversario negli ultimi 4 giorni. Murray ha concluso con 44 punti, un record in carriera, e ha commentato: “Sono fatto per momenti come questo”. Atlanta sembra costruita per impensierire Boston, che lunedì era rimontata da 30 punti di svantaggio e poi battuta in volata. Potrebbe trattarsi di una partita di playoff del 1° turno da metà aprile, con i verdi di coach Mazzulla già certi del primo posto nell’Est e gli Hawks, decimi nella Eastern Conference, che punteranno all’8° posto muovendosi dall’anticamera della il play-in. Per i Celtics, che erano senza Al Horford (alluce sinistro), Jayson Tatum ha segnato 31 punti e Jaylen Brown ha segnato il canestro temporaneo del +1 a 6″ dalla fine dei tempi supplementari. Ma non basta perché Murray risponde vincendo da solo l’overtime in termini di punteggio, chiudendo con 11 punti per gli Hawks contro i 10 di Boston. Atlanta è stata senza Trae Young (mano sinistra) per 17 partite e Jalen Johnson (caviglia destra) per 8 partite, ma con Murray come primo trequartista sembra funzionare. Anche oltre le aspettative.
Atlanta: Murray 44 (12/25, 6/19, 2/2 TL), Bogdanovic 24, Hunter 21. Rimbalzi: Capela/Hunter 13. Assist: Murray 7.
Boston: Tatum 31 (7/15, 2/7, 11/13 TL), White 22, Porzingis 20. Rimbalzi: Tatum 13. Assist: Tatum 6.
New Orleans Pelicans-Milwaukee Bucks 107-100
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I Pelicans sembrano essere cresciuti. Più maturi e affidabili, sicuramente meno inaffidabili rispetto al recente passato. I Bucks battono nonostante l’infortunato Ingram, spinti dai 28 punti di Zion Williamson, vincendo per la settima volta nelle ultime dieci uscite e consolidando così il quinto posto del West, ormai attaccato al paraurti dei Clippers, che li precedono nella classifica Western Conferenza. Anche New Orleans (45-28) è avanti di 18 punti, sul 52-34, ma Dame Lillard riporta gli ospiti con una tripla, a -5 con 5′ da giocare. Ma i Pels non sono turbati. Dimostrano di aver imparato la lezione subita dai Thunder contro i quali avevano dilapidato un vantaggio in volata solo due giorni fa. Poi hanno ignorato il loro miglior giocatore, Zion, questa volta si affidano a lui che attacca il canestro e segna i tiri liberi che chiudono il punteggio. Milwaukee (46-27) perde per la seconda volta consecutiva dopo la rimonta dei Lakers ai supplementari. Giannis Antetokounmpo chiude con 35 punti, ma se con il greco in squadra in area gli avversari fanno più punti di te (52-44) qualcosa nella preparazione della gara non ha funzionato. Lillard la vede così: “Loro erano più aggressivi, hanno giocato meglio di noi”. Non sembra rassicurante.
Nuova Orleans: Williamson 28 (9/15, 10/16 TL), McCollum 25, Valanciunas 17. Rimbalzi: Murphy 11. Assist: McCollum 7.
Milwaukee: G. Antetokounmpo 34 (15/20, 0/2, 5/11 TL), Lillard/Beasley 20. Rimbalzi: G. Antetokounmpo 14. Assist: Lillard 7.
