Alla finale scudetto di pallavolo si fa notare soprattutto – .

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Mercoledì sera si giocherà la terza partita della finale scudetto della Serie A1 femminile di volley, tra Prosecco Doc Imoco Conegliano e Savino Del Bene Scandicci. La finale viene vinta al meglio delle cinque partite, ovvero vince chi arriva per primo a tre. Per il momento la serie è 1-1: in gara 1 lo Scandicci ha vinto 3-2 a Treviso, dove Conegliano gioca le gare casalinghe, mentre in gara 2 il Conegliano ha vinto 3-2 in casa dello Scandicci, a Firenze. In entrambe le partite, una delle migliori giocatrici è stata la 21enne Ekaterina Antropova (alias Kate), ruolo opposto, che dallo scorso anno gioca anche con la Nazionale italiana.

Quella tra Conegliano e Scandicci è una serie equilibrata ed emozionante, in cui si affrontano due tra le migliori squadre d’Europa. Conegliano, in particolare, è la squadra che ha dominato la pallavolo italiana negli ultimi anni: dal 2018 ha sempre vinto lo scudetto e a maggio si giocherà la finale di Champions League contro il Vero Volley Milano; la partita persa contro lo Scandicci in gara 1 è stata solo la seconda sconfitta stagionale. Lo Scandicci, invece, è diventata una squadra di alto livello solo negli ultimi anni: nel 2022 ha vinto il suo primo trofeo (la Challenge Cup, la terza coppa europea più importante) e nel 2023 ha vinto anche la Coppa Cev (la seconda Coppa Europa). Quest’anno per la prima volta è arrivata in finale scudetto, dove per il momento riesce a giocare alla pari contro il Conegliano.

Antropova e (da dietro) l’allenatore di Scandicci, Massimo Barbolini (Maurizio Anatrini/Savino Del Bene Scandicci)

La pallavolo è uno sport in cui è impossibile per un giocatore vincere le partite da solo, poiché può effettuare un solo tocco di palla ciascuno. Lo Scandicci vanta alcuni dei migliori pallavolisti del campionato ed è allenato dall’esperto Massimo Barbolini. Nonostante ciò, l’impatto che Antropova sta avendo in questi playoff è innegabile.

Antropova è stata nominata miglior giocatrice in gara 1 della finale contro Conegliano, partita in cui ha segnato 31 punti (tanti, nella pallavolo). In gara 2, nonostante la sconfitta della Scandicci al tie-break, lei è stata comunque una delle migliori e ha segnato 34 punti. Nella serie di semifinali contro il Vero Volley Milano è stata premiata come miglior giocatrice in entrambe le partite, che Scandicci ha sempre vinto con il punteggio di 3-0 (nei quarti e nelle semifinali basta vincere due partite per vincere). la serie).

Tutti e 34 i punti dell’Antropova in gara-2 contro Conegliano

Antropova è nata nel marzo 2003 ad Akureyri, in Islanda, e ha vissuto in Russia da quando aveva meno di un anno fino ai 14 anni. Nel 2017 si è trasferita in Italia: ha giocato prima nella Volley Academy Sassuolo e poi nel 2021 si è trasferita al Savino Del Bene Scandicci. L’anno scorso una sentenza del Tribunale Amministrativo Sportivo (TAS) stabilì che la sua nazionalità sportiva era italiana e, poco dopo, ottenne la cittadinanza italiana per meriti sportivi. Poi sei stato convocato dall’Italia per gli Europei dello scorso agosto.

L’avversario, nella pallavolo, attacca da destra (rivolto verso la rete) e solitamente ha la responsabilità più offensiva della squadra. Paola Egonu, una delle migliori giocatrici di pallavolo al mondo, ricopriva già quel ruolo in Nazionale. Fece quindi molto discutere la decisione di Davide Mazzanti, allora ct dell’Italia, di far titolare l’Antropova nelle prime partite, lasciando Egonu in panchina. Nel corso del torneo le due giocatrici si sono poi alternate, fino a quando l’Italia ha perso 3-2 contro la Turchia in semifinale: alla fine, Egonu ha dichiarato di voler prendersi una pausa dalla Nazionale (tornerà a giocarla il mese prossimo). .

Quest’anno nella stagione regolare di Serie A1 Paola Egonu, militante nel Vero Volley Milano, è stata la giocatrice che ha segnato più punti (545); la seconda è stata Antropova, con 498. Quando si affrontarono in semifinale, però, Antropova e Scandicci sconfissero nettamente Egonu e Milano.

Non è molto facile per gli schiacciatori avversari superare il muro di Antropova (Maurizio Anatrini/Savino Del Bene Scandicci)

Antropova è alta più di due metri ed è un’attaccante molto potente, forte nel muro (il fondamentale con cui nella pallavolo si cerca di bloccare le punte avversarie) e soprattutto nel servizio: in stagione regolare ha realizzato 60 asso (servizi vincenti), 20 in più della seconda miglior battitore, sempre Paola Egonu (40). Considerato che il compito di chi gioca in questa posizione è soprattutto quello di attaccare tanti palloni e segnare tanti punti, si può dire che Antropova sia un opposto quasi perfetto. I giocatori avversari hanno maggiori responsabilità in attacco anche perché solitamente non partecipano alla ricezione, cioè al momento in cui viene ricevuto il servizio avversario.

Ogni squadra schiera in campo un solo avversario, ma in alcuni casi chi preferisce quel ruolo può adattarsi a giocare da schiacciatore, cioè attaccando dal lato sinistro e partecipando alla ricezione. Per il momento non è un’idea che il nuovo ct della Nazionale Julio Velasco intende prendere in considerazione per far giocare insieme Egonu e Antropova, adattando uno dei due. Velasco a inizio anno aveva infatti dichiarato che per lui Egonu è l’opposto titolare dell’Italia e Antropova la sua prima riserva.

 
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