“Elisa Balsamo sta migliorando, ce la farà. Non vinciamo i Grandi Giri? Forse quest’anno…” – .

“Elisa Balsamo sta migliorando, ce la farà. Non vinciamo i Grandi Giri? Forse quest’anno…” – .
“Elisa Balsamo sta migliorando, ce la farà. Non vinciamo i Grandi Giri? Forse quest’anno…” – .

Il mese di giugno e l’imminente estate costituiscono un ideale punto di svolta o – per usare termini più ciclistici – a traguardo volante, uno sprint intermedio, che ti permette di ripensare alle gare passate e guardare agli eventi futuri.

Lo abbiamo fatto insieme a Paolo Sangalli, commissario tecnico della Nazionale femminile stradain vista dei prossimi grandi appuntamenti della stagione, ovvero – tra gli altri – Giro delle donne (quest’anno organizzato per la prima volta da RCS Sport), Olimpiadi e Campionati del mondo.

Come sta Elisa Balsamo? C’è tempo per rimettersi in forma per le Olimpiadi?
“Meglio, ha fatto recentemente i controlli e le cose stanno andando bene, quindi siamo tutti fiduciosi. Mancano due mesi alle Olimpiadi e, per il tipo di atleta che è, sono sicuro che non ci saranno problemi, sta recuperando bene e velocemente”.

Le Olimpiadi, considerate le sole 4 atlete per squadra e quello strappo finale, potevano essere più adatte a Elisa Longo Borghini?
“Balsamo e Longo Borghini hanno dimostrato di essere i più performanti, ed è un percorso che ben si adatta ad entrambi gli atleti”.

Ti preoccupa il fatto che anche Elisa Balsamo debba preparare la pista o per la strada non cambia molto?
“Assolutamente no. La multidisciplinarietà è importante e quindi non c’è problema, può solo fare tanto bene”.

Pensi che Vittoria Guazzini possa giocarsi una medaglia nella cronometro di Parigi?
“I Campionati Italiani daranno indicazioni sugli atleti da portare a Parigi, se dovesse essere l’atleta dei Mondiali in Australia potremo giocarci la medaglia. La competizione sarà tra lei e Longo Borghini”.

Marta Cavalli resta lontana da quella di 2 anni fa: avete speranze che ritorni quella di sempre? E cosa manca?
“Si sta preparando per il Giro Donne e se dovesse correre bene lì, sicuramente anche il Mondiale potrebbe diventare un obiettivo”.

Gaia Realini sta attraversando un momento difficile…
“Gaia è caduta alla Vuelta ed è dovuta tornare a casa. Anche lei si sta preparando per il Giro Donne, quindi aspettiamo di vederla lì, ci saranno un paio di tappe, soprattutto quella Blockhaus, che saranno decisive”.

Letizia Paternoster comincia a farsi notare anche in viaggio: dove potrà andare?
“Sta facendo un ottimo percorso verso le Olimpiadi su pista, quest’inverno – per la prima volta – non ha avuto problemi e quindi ha avuto modo di prepararsi al meglio, e i risultati si vedono”.

Federica Venturelli è il grande talento del futuro: per le gare di un giorno o anche per le corse a tappe?
“Federica è un talento su cui si può lavorare anche per le corse a tappe, ma bisognerà aspettare qualche anno. Avrà un grosso vantaggio nelle prove a cronometro, ma fisicamente dovrà cercare di limitare un po’ i danni nelle fasi più difficili”.

Pensi che l’Italia possa vincere un Grande Giro o Vollering è fuori portata?
“Forse possiamo vincerlo già quest’anno con una di queste ragazze.”

Puoi farci qualche nome di qualche giovane interessante con una prospettiva futura?
“Tra le Under ho visto bene Giada Borghesi, una bella sorpresa, sta correndo bene e potrebbe essere interessante anche per l’Avenir. Crescono bene e in maniera costante anche Francesca Barale ed Eleonora Gasparrini. Abbiamo tanti giovani promettenti, ma anche tra i big abbiamo ottimi nomi e soprattutto giovani. Abbiamo un buon movimento, non dobbiamo fare altro che lavorare bene”.

 
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