L’Italia brilla. Swaitek e Alcaraz molto forti – .

Il Roland Garros 2024 va agli archivi con un’edizione che premia i due più forti su questa superficie – Iga Swiatek e Carlos Alcaraz – ma che resterà comunque storica per i colori azzurri, con 3 finali su 4 dei principali eventi. C’erano molte storie. Facciamo scorrere i numeri con il consueto conto alla rovescia da 10 a 0. Le pagelle – o meglio, la pagella – di fine torneo.

Punteggio 10. Iga Swiatek e Carlos Alcaraz

Innanzitutto perché chi vince ha sempre ragione. Poi, razionalizzando, perché hanno vinto in un modo tutt’altro che banale. Swiatek, ad esempio, ha superato anche la pressione di chi “aveva già vinto dall’inizio”, in un tabellone e in un percorso che l’ha vista vincere i titoli a Madrid e Roma. Vincere quando gli occhi sono puntati su di te è ancora più difficile. Non è un caso che “studiano da Nadal”. Alcaraz invece perché ha battuto nei quarti, semifinali e finale i tre giocatori più forti visti nel torneo: Tsitsipas – quasi senza sudare – Sinner – fresco da n. 1 – e Zverev. E lo ha fatto arrivando sostanzialmente con zero certezze, con zero minuti tra Montecarlo, Barcellona e Roma – tornei decisamente più indicativi delle condizioni di Madrid – e presentandosi con la solita etichetta del fenomeno che deve sempre e comunque in ogni caso siate pronti a VINCERE. E ha vinto. Infatti hanno vinto. Quindi tanto di cappello. Perché c’è una via di mezzo tra il dire e il fare; e sul campo, Swiatek e Alcaraz, hanno dimostrato perché sono considerati il più forte della terra.

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Voto 9. All’Italia del tennis

Tutto. L’Italia che ha monopolizzato la finale. Quindi, innanzitutto, la straordinaria Jasmine Paolini, finalista nel doppio con la Errani ma soprattutto nel singolare con l’alieno Swiatek. L’Italia di Jannik Sinner, in dubbio alla vigilia e comunque autore di un Roland Garros da applausi, che si è fermato solo in semifinale contro i più forti su questa superficie. L’Italia di Bolelli e Vavassori, nella finale di doppio maschile a 65 anni dall’ultima volta. Ma anche l’Italia di Elisabetta Cocciaretto fino agli ottavi con Gauff; di Flavio Cobolli che ha spaventato non poco Rune; di Lorenzo Musetti capace di trascinare Djokovic in piena notte; di Matteo Arnaldi agli ottavi con Tsitsipas dopo aver travolto Rublev. È stato un Roland Garros forse irripetibile per profondità di risultati dei nostri tennisti. Buon lavoro a tutti. E non è un cliché.

Jannik Sinner e Jasmine Paolini

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Punteggio 8. Alexander Zverev

Ha perso ma lo ha fatto da protagonista, probabilmente cancellando definitivamente il brutto ricordo di due anni fa. Zverev ha avuto alti e bassi, ma ha fatto quel passo in più che lo avvicina ancora di più a quel sogno chiamato Slam. Certo, nel finale quel solito verme è tornato a morderlo in testa proprio nel momento più bello, forse ricordandoci che non esiste rimedio alla natura, che si nasce campioni e entro certi limiti non c’è lavoro o psicologo che conti. Ma cosa vuoi dirgli? Ha fatto strada, è tornato quando doveva e ha tenuto l’Alcaraz in campo per più di 4 ore. Il torneo è positivo. È mancata la consacrazione… Ma è mancata contro un giocatore più forte di lui. Non è un dettaglio trascurabile se lo paragoniamo agli US Open 2020.

Alexander Zverev 2024

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Voto 7. Novak Djokovic

Se n’è andato quando non c’era più niente da fare, quando era più necessario sdraiarsi su un letto d’ospedale e farsi operare che sul lettino del fisioterapista per farsi fare un massaggio. Prima di farlo, però, Djokovic ha superato Musetti alle 3 del mattino e poi ha fatto lo stesso con Cerundolo, vincendo un match che probabilmente è la testimonianza di cosa sia stato il serbo nella sua carriera, a quale soglia di dolore questo fenomeno possa evidentemente resistere. Non è più quello di una volta e probabilmente non lo sarà mai più. Ma cuore e testa rimangono gli stessi: guerriero indomabile.

Voto 6. Runa Holger

Alla vigilia si presentò con ambizioni teoriche, come tanti altri. Il Roland Garros, invece, ci ha detto che il suo processo di maturazione resta allo stesso punto di un anno fa: Rune, per giocare davvero bene, ha bisogno di andare in battaglia. E se ti ritrovi spesso con le spalle al muro, magari giri di nuovo all’ultima curva con Cobolli, ma con Zverev alla fine perdi. Questo rimane lo status del danese: un tennista ancora immaturo per il top. Peccato. Perché c’è molto talento sotto il cofano.

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Cobolli spaventa Rune: gli highlights della clamorosa partita di Flavio nel 210”

Voto 5. Daniil Medvedev

L’anno scorso a Roma ci illudeva di essere diventato competitivo anche su questa superficie. Quest’anno, nella vera e propria prova del nove, ha dimostrato di avere dei limiti non ancora del tutto superati. Perché anche se il torneo di Alex De Minaur è stato ottimo, forse da Medvedev ci si aspettava qualcosa di più, soprattutto di fronte ad un avversario che, come lui, non è un grande esperto in questi campi. E soprattutto – De Minaur – non è un esperto delle ‘fasi calde’ di uno slam: eliminato prima di questo torneo sette volte su otto agli ottavi. Ci è voluto un Medvedev un po’ confuso per regalare all’australiano i quarti di finale . Non è un fallimento completo. Ma nemmeno un torneo da ricordare.

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De Minaur sfinisce Medvedev! Il russo esce dolorante. La partita tra 210″

Voto 4. Qinwen Zheng

Ci si aspettava di più dai cinesi. Perché dopo l’Australia i riflettori erano puntati su di lei e poiché questa è fondamentalmente la sua superficie, la sua formazione finale sarà decisamente spagnola. Ecco perché il terzo turno contro Elina Avanesyan è più che una delusione. Avrebbe dovuto essere il fattore di disturbo per Gauff-Rybakina-Sabelenaka-Swiatek, ma ha lasciato quel ruolo a Jasmine Paolini. E per noi, in fondo, questo ‘4’ va bene.

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Avanesyan mette ko Zheng e vince gli ottavi con Paolini: gli highlights

Voto 3. Mal di pancia di Ruud e Sabalenka

Nel vero senso di mal di pancia, dolori addominali, digestione pesante e chi più ne ha più ne metta. Sfortunato, nel momento chiave. E quindi bloccate, rispettivamente, in semifinale con Zverev e nei quarti contro Andreeva. Difficile credere che entrambi abbiano seguito un’alimentazione sbagliata prima di un evento così importante. Intossicazione? Qualcosa nell’acqua? Chi lo sa. Quello che sappiamo è che abbiamo avuto due partite “non corrispondenti”. Peccato.

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Aryna Sabalenka e i suoi problemi di stomaco durante la partita con Andreeva

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Voto 2. I cileni furono fenomeni a Roma ed epurati a Parigi

Leggi Alejandro Tabilo e Nicolas Jarry. Rispettivamente semifinalista e finalista agli Internazionali d’Italia. I predatori al Forum, Prey a Parigi; vittime di Zizou Bergs e Corentin Moutet al primo turno. Era lecito aspettarsi di più, soprattutto considerando quello che avevamo visto alle nostre latitudini. E invece in Francia si sono presentati, mostrandoci sostanzialmente quello che ormai sappiamo: gli Slam sono un’altra cosa. Tre su cinque è un’altra cosa. Ma soprattutto il tennis non risponde sempre alla stessa logica.

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Jarry, che flop! Il finalista della Roma eliminato all’esordio con il Moutet: gli highlights

Voto 1. Al tempo della prima settimana

Perché più che maggio sembrava novembre. Acqua, acqua e ancora acqua. Un diluvio dopo l’altro per una prima settimana che è diventata così l’incubo di organizzatori, tennisti e spettatori. Non è la prima volta, lo sappiamo: Parigi può essere così. Questo però non ci impedisce di essere polemici Zeus o qualunque divinità governi i cieli. Anche perché era davvero una specie di scherzo beffardo: nella seconda settimana, quando in teoria avrebbe potuto piovere all’infinito, non è caduta una goccia d’acqua.

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Roland Garros 2024: l’immagine più vista nella prima settimana

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Voto 0. Alle sessioni serali in notturna

Peggio del tempo, solo i tennisti costretti a finire alle 2-3 del mattino. Le circostanze catastrofiche vanno bene, tutte le attenuanti sono comprensibili… Ma una partita di tennis alle 2 del mattino non ha senso per nessuno. Non per i tennisti. Non per gli spettatori. Non per la televisione. Non per il torneo. E non è la prima volta. A questo si aggiunge, spesso, la tribuna ‘autorità’ semivuota, che più di una volta ha dato lo spiacevole effetto che del difensore centrale del Roland Garros non importasse a nessuno. Non molto bene, ecco.

Roland Garros 2024: dove vederlo in TV e live streaming

Il Roland Garros 2024 sarà trasmesso in esclusiva su Eurosport 1 ed Eurosport 2, oltre ovviamente a Discovery+, la nostra piattaforma streaming con tutti i campi a disposizione a partire dalle qualificazioni del torneo a partire da lunedì 20 maggio alle ore 10:00. Il tabellone principale inizierà domenica 26 maggio con le prime partite del tabellone principale. Solo con la nostra piattaforma digitale live streaming potrai godere della copertura totale dei campi per seguire tutti i tuoi tennisti preferiti con un’offerta unica nel suo genere. Gli abbonati a DAZN, Sky (canali 210 e 211) e Tim Vision avranno accesso anche ai due canali lineari di Eurosport 1 ed Eurosport 2 e potranno godersi il secondo Slam stagionale a partire dal 26 maggio 2024, giorno il torneo di sorteggio inizia principale.

A quanto ammonta il premio in denaro?

Il montepremi del secondo Slam stagionale è aumentato del 7,9% rispetto allo scorso anno: il Roland Garros diventa così lo Slam con il montepremi più alto dopo gli US Open. Passarono Londra e Melbourne. Qui i guadagni dei giocatori girano per turno.

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Montepremi record a Parigi: oltre 53 milioni di euro, quanto va ai campioni?

Tutto quello che troverai su Eurosport.it, sulla nostra app e sui social network

Segui il Roland Garros 2024 su Eurosport.it! Dirette scritte delle partite, highlights di tutti i match ripresi dalle telecamere del circuito internazionale, tabelloni, risultati, approfondimenti, focus, gallery fotografiche e quant’altro per far parte del secondo Slam della stagione 2024.

Inoltre potrai rivivere sui nostri social tutti i momenti più belli, le giocate più spettacolari del torneo e i più simpatici “dietro le quinte”. Su Facebook e Instagram, Twitter e Tik Tok, i nostri contenuti esclusivi.

Schiaffo al Volo con Roberta Vinci, Jacopo Lo Monaco, Simone Eterno e Fabio Colangelo

Appuntamento con Schiaffo al Volo, il nostro show digitale di tennis, che ritorna sulla pagina Youtube di Eurosport e in versione podcast tutti i giorni in diretta prima della sessione serale, intorno alle 19. Potrete interagire con i nostri Jacopo Lo Monaco, Simone Eterno, Roberta Vinci e Fabio Colangelo per parlare di tutti i principali argomenti dello slam parigino. Ti stiamo aspettando!

 
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