Ci sei mancato Hysaj, è arte contemporanea il tuo schivare il tiro di Barella che finisce in porta – .

Ci sei mancato Hysaj, è arte contemporanea il tuo schivare il tiro di Barella che finisce in porta – .
Ci sei mancato Hysaj, è arte contemporanea il tuo schivare il tiro di Barella che finisce in porta – .

Una serata di rinascita albanese. La vita ha la virtù di selezionare i ricordi e noi le avevamo tolto i ricordi: restava solo una strana sensazione

Mg Dortmund (Germania) 15/06/2024 – Euro 2024 / Italia-Albania / foto Matteo Gribaudi/Immagine Sport nella foto: Elseid Hysaj

Elsed Hysaj quanto ci sei mancato. Era da un po’ che non avevamo il piacere di goderci le vostre prestazioni, le vostre interpretazioni nel ruolo di ala destra. Un Cafù più timido, introverso, che non ama le luci della ribalta. Ti abbiamo trovato ieri sera allo stadio del Dortmund. Tu che sei un pilastro della Nazionale albanese (da questo dettaglio avremmo dovuto capire le tonnellate di propaganda che ci erano state servite su questa squadra): 86 presenze, la seconda nella storia dell’Albania; davanti a te l’unica Cana.

Hysaj, ieri sera ci siamo ricordati di te

Ieri sera ci siamo ricordati di te. Quando a sinistra ti sei preso come un birillo da Dimarco. E ancora, sull’1-1, quando hai schivato il tiro di Barella in modo tale da permettere che il tiro del centrocampista finisse in rete. La generosità è una caratteristica dimenticata nel calcio contemporaneo. Tutti ossessionati dall’egoismo. Invece Hysaj sa guardare anche il suo avversario e le sue ambizioni. In Italia si tende a non sottolineare la bravata dell’albanese perché la Nazionale va idolatrata a prescindere. Un’esaltazione continua che finisce per disorientare anche il povero tifoso di calcio che nei commenti non riconosce la modestia dello spettacolo ed è in preda a una crisi d’identità.

Il Corriere dello Sport e la Gazzetta gli hanno dato 5 in pagella. Questa è l’opinione di Gazza:

Calcio più posizionale di così… Nel senso che sta molto basso a destra, e deve fare i conti però con Dimarco e Pellegrini. Non è facile resistere all’impatto. Asani aiuta poco.

Possiamo dire che la vita ha la virtù di selezionare i ricordi e noi l’avevamo tolto: rimaneva una sensazione strana, non capivamo cosa fosse. Poi sono bastati i primi sedici minuti per concentrarci sul passato.

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