è una tempesta – .

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Una difesa ufficiale e a tutto campo della giustizia sportiva. Capace, paradossalmente, di far arrabbiare tutti: i tifosi bianconeri, che continuano a sentirsi gli unici penalizzati per illeciti diffusi, ad es quelle degli altri big, che invece contestano la mano leggera e gli occhi socchiusi nell’applicazione delle sanzioni proprio nei confronti del club bianconero. Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, ha involontariamente scatenato un’altra bufera. Il tema è spinoso e ricorrente: quello delle plusvalenze. Ma è la risposta di Gravina a una domanda sulla Juventus, in un contesto solenne come quello della Camera dei Deputati, a far discutere.

Plusvalenze, Gravina e la punizione inflitta alla Juve

Nel corso dell’audizione presso la Commissione Cultura della Camera sul decreto Sport, Scuola e Ricerca Gravina, che ha abbandonato per un giorno il ritiro della Nazionale in Germania per Euro2024, ha risposto a una domanda sul condanna inflitta alla Juventus – e solo alla Vecchia Signora – per il caso plusvalenze. “La Juventus – ha risposto Gravina – è stata condannata per un caso e ha accettato il patteggiamento per un altro, come previsto anche dalla giustizia ordinaria. Il patteggiamento è previsto anche dal codice di giustizia sportiva. Nel primo caso è stata condannata a 15 punti di penalità, poi il Collegio di Garanzia ha chiesto un riesame. Per la seconda ha chiesto il patteggiamento. È normale.”

Il presidente della Figc: “Giustizia sportiva incisiva e rapida”

In breve, Gravina – apparso quasi sollevato dopo il patteggiamento di fine maggio 2023rincuorato per aver “salvaguardato il marchio Juve” – ha fornito ulteriori dettagli alla sua analisi, difendendo la rapidità e la tempestività di giudizio degli organi giudicanti della FIGC: “Che la giustizia sportiva abbia avuto un effetto più incisivo di quella ordinaria è dimostrato dal fatto che ci sono ancora indagini in corso da parte della magistratura ordinaria, mentre la giustizia sportiva ha già terminato il suo percorso. Siamo incisivi, rapidi e credo obiettivi nell’applicazione delle nostre regole”.

L’appello di Gravina al Governo sulle restrizioni sportive

Al termine del suo intervento Gravina ha parlato del vincolo: “Un altro tema che, ci avevano assicurato, sarebbe stato inserito nel decreto legislativo è una norma transitoria per l’abolizione del vincolo che entro il 30 giugno 2024 genererà un disastro nel sistema nido nazionale. I nostri giovani vincitori del Campionato Europeo U17 verranno tutti svincolati. Ciò significa che molte aziende che operano all’estero, una su tutte il Bayern, ci stanno portando via gioielli con un danno incredibile per il vivaismo italiano. Abbiamo ricevuto richieste da parte dei club di non rendere più obbligatorie le competizioni giovanili, perché sono un’esibizione di calciatori. Significa lavorare con sacrificio solo a vantaggio di altre aziende che aspettano solo di prendersi il prodotto finito”.

Fonte: Getty
 
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