Enzo Raiola a CM: “Il Milan non voleva più Donnarumma, con il club di oggi ci sarebbe ancora”

Enzo Raiola a CM: “Il Milan non voleva più Donnarumma, con il club di oggi ci sarebbe ancora”
Enzo Raiola a CM: “Il Milan non voleva più Donnarumma, con il club di oggi ci sarebbe ancora”

Enzo Raiola passeggia tra le scrivanie della redazione di Calciomercato.com. Uno sguardo al telefono, due, tre… le dita corrono veloci sulla tastiera; un paio di telefonate in pochi minuti. “Enzo, ci siamo quasi.” Lui sorride. Ospite del nostro sito, dopo la morte del cugino Mino ha fondato il Team Raiola e ha continuato a gestire tanti calciatori di Serie A e non solo. Nella nostra intervista si è aperto completamente, si è emozionato e ha riso; è andato indietro nel tempo raccontando quando ha scoperto Donnarumma su un campo di periferia: “Siamo in provincia di Napoli, un mio amico di una scuola calcio mi consiglia di vedere questo ragazzo che per lui ha qualcosa di speciale – ci dice Raiola – non aveva torto. Fu subito chiaro che si trattava di un’altra categoria. Anche oggi siamo rimasti vicini alla famiglia di Gigio, quando torno a casa passo sempre a salutarla”.

È vero che da bambino sarebbe potuto andare all’Inter?
“All’Inter, alla Juve… ovunque. Tutti lo volevano. Era fidanzato con un altro club, ma aspettava la chiamata del Milan: Bianchessi ha forzato l’operazione, Galliani ci ha creduto. Quindi l’abbiamo chiuso”.

È vero che anche la Juventus lo cercò negli anni successivi?
“Ci sono sempre state delle voci e probabilmente in alcuni momenti era un obiettivo, ma non hanno mai fatto tentativi concreti”.

Dopo aver vinto l’Europeo 2021 con Gigio sei andato in Sardegna a trovare Berlusconi, ci racconti com’è andata?
“Spesso ho ricordi sbiaditi del passato, ma quel giorno è stato indimenticabile. Appena arrivati ​​ci hanno fatto visitare l’intera struttura di Villa Certosa, fuori dalla casa padronale ci aspettavano Berlusconi e la sua compagna Marta. Il presidente ci ha abbracciato, siamo andati in terrazza a pranzare e poi abbiamo ascoltato un po’ di musica con il Maestro Apicella. A casa ho anche un loro cd che ci ha regalato Berlusconi”.

Quali sono stati i motivi della rottura con il Milan?
“In quel periodo eravamo passati dall’era Berlusconi a un club che faticava a portare avanti un progetto; Gigio aveva una carriera davanti, restare in quel contesto non era la scelta giusta. Se in quel momento ci fosse stato il Milan di oggi con la vetrina della Champions, penso che sarebbe rimasto e avremmo parlato di un’altra storia. Ma non è stato l’unico motivo che ci ha fatto partire”.

Quello che è successo?
“Avevamo la percezione che la società non volesse trattenere Donnarumma, non c’era una grande voglia di chiudere il contratto di rinnovo”.

Tornerà in Serie A in futuro?
“Il calcio è bello perché è imprevedibile, tutto può succedere. Oggi penso che sia dura, ma mai dire mai”.

@francGuerrieri

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Partire dalla seconda fila domani potrebbe essere divertente, ho un ottimo passo” – .
NEXT F1, Gasly resta all’Alpine. Passeggiata, si rinnova con Aston Martin – .