Rassie Erasmus dice la sua sulle nuove regole del World Rugby – .

Rassie Erasmus dice la sua sulle nuove regole del World Rugby – .
Rassie Erasmus dice la sua sulle nuove regole del World Rugby – .

Anche l’allenatore sudafricano si è espresso in difesa dell’operato degli arbitri

Rassie Erasmus dice la sua sulle nuove regole volute da World Rugby (ph. Sebastiano Pessina)

Rassie Erasmus ha espresso il suo parere sulle modifiche al regolamento volute da World Rugby. I test match disputati a Twickenham lo scorso 22 giugno, infatti, non sono serviti solo alle nazionali partecipanti per iniziare a scaldare i motori in vista della Summer Nations Series 2024. Questi incontri hanno aperto la strada alle nuove regole volute dall’organismo internazionale.

In particolare, si tratta di tre modifiche al regolamento già definitivamente approvate e che vedremo in azione anche alla Summer Nations Series: giocatori in gioco o fuorigioco da una situazione di calcio “aperto”, l’eliminazione della possibilità di scegliere “mischia” su calcio di punizione e il riconoscimento del cosiddetto “crocodile roll” come fallo. Non solo: a Twickenham è stato sperimentato anche il cosiddetto TMO rinforzato, che può intervenire fin dall’inizio dell’azione offensiva che poi porta alla meta.

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Rassie Erasmus dice la sua sul lavoro degli arbitri e sulle nuove regole volute dal World Rugby

Il Sud Africa di Rassie Erasmus è stata una delle prime squadre a testare queste nuove regole durante la partita contro il Galles, cosa che ha suscitato qualche preoccupazione tra i tifosi.

Per il tecnico degli Springboks, innanzitutto, è stato importante l’apporto di conoscenze ed esperienze dell’ex arbitro Jaco Peyper, da qualche mese parte dello staff della nazionale sudafricana. Queste le sue parole riportate da Pianeta Rugby.

“Anche se potremmo avere ragione, questo non significa che possiamo mancare di rispetto agli arbitri e ai loro assistenti. Penso che avere Peyper nello staff abbia aiutato molto, ci fa capire ancora di più quanta pressione è sottoposta a un arbitro. L’altro giorno ci ha detto che gli arbitri prendono circa 950 decisioni o non decisioni durante una partita, quindi fare 20 errori nel corso di una partita non è poi così male”.

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Dopo queste considerazioni, Rassie Erasmus si è soffermato sulle nuove regole e sulle loro conseguenze. In particolare quello riguardante la possibilità di chiedere una mischia dopo aver ottenuto un calcio di punizione, che alcuni hanno interpretato quasi come una regola contro il Sud Africa, che fa dell’uso della mischia una delle sue armi preferite. A questo proposito l’allenatore ha detto:

“Per noi non è un grosso problema, penso che in tutta la partita ci siano stati due calci di punizione contro il Galles e uno contro di noi”.

“Per quanto riguarda la legge Dupont, con i giocatori in fuorigioco rimasti fermi, non lo abbiamo mai fatto quando avanzavamo. Solo la Francia lo ha fatto, quindi per noi non è un grande cambiamento. Infine, con il cronometro dei 24”, ti spingono nella rimessa laterale e nella mischia e si assicurano che l’esecuzione sia più rapida”.

“Ma per noi va bene così, abbiamo ancora molte mischie, molte penalità e le rimesse laterali sono ancora importanti, quindi non possiamo lamentarci di nessuna di queste modifiche alle regole”, ha concluso perentoriamente Rassie Erasmus.

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