Ecco il primo cortometraggio realizzato con Sora, l’intelligenza artificiale di OpenAI: il video – .

Ecco il primo cortometraggio realizzato con Sora, l’intelligenza artificiale di OpenAI: il video – .
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È intitolato Testa d’aria il primo cortometraggio, pubblicato nei giorni scorsi dal gruppo ragazzi timidiinteramente realizzato con Sorail sistema testo in video Di OpenAI basato sull’intelligenza artificiale per generare video ultrarealistici partendo da input testuali. Nel cortometraggio vediamo diverse scene in cui vari personaggi hanno, al posto della testa, a palloncino giallo. Inoltre, i lavori dei ragazzini timidi mostrano vari palloncini gialli, di diverse forme e dimensioni, che volano negli ambienti più disparati. La notizia non arriva inaspettata: come rivelato da BloombergIn effetti, la società che sviluppa ChatGPT ha recentemente promosso Sora tra alcuni Registi e studi di Hollywood.

L’uso dell’intelligenza artificiale nella produzione cinematografica potrebbe ridisegnare il settore cinematografico riducendo i costi di produzione con tagli di diversi posti di lavoro. Secondo alcune stime di Commissione cinematografica della Californiasolo in California L’industria cinematografica impiega circa 700.000 persone e paga quasi 70 miliardi di dollari all’anno in salari. IL teme che siano attori e comparse “minori”. nei confronti di strumenti basati sull’intelligenza artificiale come Sora, che riescono già a raggiungere un livello di realismo impressionante (anche se con alcuni errori), sono quindi più che plausibili.

Esempio di video realizzato interamente con Sora. Crediti: OpenAI.

Quando l’IA commette errori prossimi allo zero, non verranno sostituiti solo gli attori dei film, ma anche altre figure di “supporto” come sceneggiatori, macchinisti, costumisti, tecnici del suono, assistenti vari alla regia, e così via, i il cui ruolo è (almeno per il momento) indispensabile per la produzione di contenuti.

Gli scioperi di cui abbiamo sentito parlare nella seconda metà del 2023 e che hanno visto l’opposizione da una parte Gilda degli attori cinematografici (il sindacato degli attori) e dall’altro ilAlleanza dei produttori cinematografici e televisivi (l’associazione che rappresenta oltre 350 società di produzione televisiva e cinematografica statunitense) sono stati una chiara dimostrazione di quanta preoccupazione ci sia tra chi lavora in questo settore.

Riducendo il personale necessario per realizzare i film, le società di produzione ridurrebbero notevolmente i costi di produzione, ottenendo così margini più elevati. Potrebbero anche decidere di abbassare il prezzo dei biglietti per invogliare gli utenti ad andare al cinema.

Queste preoccupazioni riaccendono l’attenzione sul tema delle normative legate all’impatto dell’IA nel mondo del lavoro. Al momento non si hanno notizie di possibili regolamentazioni relativi al mondo del cinema. Bisognerà vedere se le associazioni di categoria – come la già citata Screen Actors Guild – e i politici statunitensi si mobiliteranno in questo senso per evitare la precarietà del lavoro e garantire salari equi.

Altre questioni giuridiche, che inevitabilmente dovranno essere affrontate da un’eventuale futura regolamentazione, riguardano l’ come si svolge la formazione di strumenti testo in video come Sora. Con cosa vengono addestrati gli algoritmi? Viene utilizzato solo il materiale libero da copyright o utilizzare anche quello protetto da copyright, ma senza permesso? Come dovremmo calcolare il compenso di chi ha prodotto materiale utilizzato da aziende come OpenAI per addestrare i propri modelli generativi? A tutte queste domande non c’è risposta, almeno per il momento.

 
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