Apparentemente il trailer di Gears of War: E-Day non veniva trasmesso in tempo reale come qualcuno ha sostenuto: c’è stata un po’ di confusione riguardo al termine “in-engine”, che Microsoft ha utilizzato per descrivere il video, ma la definizione corretta è stata fornita da The Coalition.
“Il trailer di Gears of War: E-Day è stato creato sulla base di una collaborazione tra The Coalition, Blur Studios e GNet, che lo hanno sviluppato utilizzando modelli, trame e scenari di gioco e poi abbiamo catturato il tutto con l’Unreal Engine 5. Questo non era un trailer catturato in tempo reale, come alcuni hanno suggerito”, ha scritto un portavoce dello studio.
Pertanto gli asset che abbiamo visto nel video sono quelli che troveremo effettivamente nel gioco, e da questo punto di vista restano corrette le osservazioni di chi ha specificato che non si trattava di un semplice trailer in CG. Tuttavia, allo stesso tempo, le sequenze a cui abbiamo assistito erano pre-renderizzate e non calcolato in tempo reale.
Un uso improprio del termine in-engine?
Senza nemmeno avere il tempo di concludere l’annoso dibattito tra il significato di remake, remaster e reboot, eccoci alle prese con un’altra questione etimologica. Nello specifico, la descrizione ufficiale del trailer di Gears of War: E-Day specifica che lo è un film nel motore.
Una definizione corretta in senso assoluto, visto che il trailer è stato realizzato in Unreal Engine 5, che è appunto il motore grafico di Gears of War: E-Day. Allo stesso tempo, però, quando parliamo di “in-engine” in generale ci riferiamo alla grafica che il gioco è in grado di offrirecalcolandolo in tempo reale, e qui le cose stanno diversamente.
Ciò significa che con ogni probabilità si tratta del prequel della serie Microsoft non attirerà l’attenzione come il video, per quanto possa cercare di avvicinarmi a quel risultato. Utilizzerà gli stessi asset, ma nel gestirli in tempo reale dovrà necessariamente ottimizzare le risorse: durante la prossima presentazione forse riusciremo a capire come.
