“Una nuova organizzazione dell’assistenza territoriale per accompagnare i cittadini nel sistema invece di farli entrare e uscire continuamente. Dobbiamo farlo soprattutto con gli anziani, i malati cronici e i più fragili”.
L’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini ha illustrato oggi al campus Meyer i nuovi obiettivi della sanità toscana. La sfida parte dalla messa a terra del decreto ministeriale 77 del 2022.
Un punto fondamentale sarà l’attuazione di un nuovo modello che si baserà su 77 nuove case comunitarie, 23 ospedali comunitari e 37 centri operativi territoriali (i primi attivi dall’inizio del mese).
Da lì bisognerà capire come integrare il proprio business con l’assistenza domiciliare, la telemedicina e gli investimenti in tecnologia fatti in questi mesi. E poi la sfida nella sfida: far dialogare sempre di più e meglio servizi sanitari e servizi sociali.
Non meno importante sarà il passaggio dalle case sanitarie alle case di comunità, che devono essere luoghi in cui professionisti con ruoli e discipline diverse si interfacciano per prendersi cura al meglio dei pazienti. “Dovranno lavorare insieme – spiega l’assessore Bezzini – i medici di famiglia, con cui abbiamo stretto i primi accordi, e gli infermieri di comunità, gli specialisti, gli assistenti sociali ma anche gli amministratori chiamati a gestire i percorsi dei pazienti, evitando fastidi e complicazioni burocratiche per le persone in difficoltà”.
