Paura a Fuorigrotta a causa del cedimento del manto stradale. Un’altra voragine, delle dimensioni di circa un metro quadrato, si è aperta proprio nel via Barbagallo A Fuorigrottanei pressi della nota struttura di Palapartenope.
L’incidente e la risposta all’emergenza
Dopo il crollo delle fogne del 18 gennaio, sempre in Fuorigrotta e i cinque abissi al Vomero avvenuto nel giro di due mesi, la preoccupazione dei residenti è sempre maggiore. Il crollo è avvenuto mercoledì intorno alle 15.
Sul posto sono prontamente arrivati i vigili del fuoco. La Protezione Civile ha poi messo in sicurezza l’area, transennandola con nastro biancorosso.
La polizia municipale ha disposto la chiusura al traffico del tratto stradale. Al momento non è ancora possibile individuare le cause che hanno portato alla formazione della dolina.
Le possibili cause della dolina di Fuorigrotta
IL Comune parla di problemi legati alla rete fognaria visto il precedente guasto del collettore fognario via Consalvo. La condotta fognaria, infatti, presentava deterioramenti in più punti, per circa 250 metri, e necessitava di una tempestiva sostituzione. La strada è stata poi completamente riasfaltata, costringendo però la chiusura del tratto stradale per oltre due mesi. Anche l’ingegnere ed ex direttore tecnico Andrea Esposito aveva dichiarato che l’instabilità del sottosuolo di Napoli era dovuta alla cedevolezza delle pozzolane. Quando arriva l’acqua, a causa di piogge intense, o a causa di perdite nella rete acquedottistica o fognaria, le pozzolane possono infatti collassare.
Non è da escludere nemmeno l’ipotesi di cedimento nella zona Vomero-Arenella. Il vulcanologo si è già espresso sul fenomeno Giuseppe De Natale, che aveva parlato di un abbassamento del territorio da 5 a 7 millimetri all’anno. Ciò è stato evidenziato dall’uso dei dati satellitari interferometrici.
Gli avvallamenti e le piccole ma profonde buche, oltre a creare problemi alla viabilità, sono sempre più motivo di ansia per i cittadini.
