LONDRA/TOKYO (Reuters) – Il dollaro si è rafforzato toccando i massimi di cinque mesi contro sterlina ed euro, dopo che i dati sulle vendite al dettaglio statunitensi più forti del previsto hanno spinto al rialzo i rendimenti dei titoli del Tesoro ieri, innescando il timore di un possibile intervento di Tokyo, mentre lo yen rimane al livello più basso dal 1990.
Intorno alle 10:45, l’euro è sceso dello 0,1% a 1,0613 dollari, il minimo dal 2 novembre, continuando a perdere slancio dopo che la Banca Centrale Europea ha segnalato un taglio dei tassi la scorsa settimana a giugno.
La sterlina è scesa leggermente a 1,2436 dollari, dopo aver toccato il minimo di cinque mesi di 1,2409 dollari, poiché i trader hanno valutato i dati britannici che mostravano che la crescita dei salari di base ha registrato l’aumento più debole da tre mesi a settembre 2022, pur rimanendo forte rispetto agli standard storici.
Ciò aiuta l’indice del dollaro USA a salire dello 0,1% a 106,33, il massimo dal 2 novembre.
Lo yen si aggira intorno a 154,45 per dollaro, il livello più basso degli ultimi 34 anni, e vicino a quello che secondo gli analisti è il nuovo livello di resistenza di 155.
(Traduzione di Chiara Scarciglia, a cura di Valentina Consiglio)
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