Marito picchiato per soldi, 56enne detto aguzzino. Lui abita su una barca a Nettuno, mentre la donna abita nell’abitazione dell’83enne – .

Marito picchiato per soldi, 56enne detto aguzzino. Lui abita su una barca a Nettuno, mentre la donna abita nell’abitazione dell’83enne – .
Descriptive text here

Un amore nato nel lontano 1992 quando lei, bionda, bellissima e appena arrivata a Roma dalla Polonia, iniziò a lavorare nell’azienda di quella che sarebbe diventata lei…

Sei già abbonato? Accedi qui!

OFFERTA SPECIALE

MIGLIORE OFFERTA

ANNUALE

€ 79,99

€19
Per 1 anno

SCEGLI ORA

MENSILE

€ 6,99

1€ AL MESE
Per 6 mesi

SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE

MENSILE

€ 6,99

1€ AL MESE
Per 6 mesi

SCEGLI ORA

– O –

Sottoscrivi l’abbonamento pagando con Google

sottoscrivi

OFFERTA SPECIALE

Leggi l’articolo e l’intero sito ilmessaggero.it

1 anno a 9,99€ € 89,99

Abbonati con Google

O
1€ al mese per 6 mesi

Rinnovo automatico. Disattiva quando vuoi.


  • Accesso illimitato agli articoli sul sito e sull’app
  • La newsletter di Buongiorno delle 7.30
  • La newsletter Ore18 per gli aggiornamenti della giornata
  • I podcast delle nostre firme
  • Approfondimenti e aggiornamenti in tempo reale

Un amore nato nel lontano 1992 quando lei, bionda, bellissima e appena arrivata a Roma dalla Polonia, iniziò a lavorare in compagnia di colui che sarebbe diventato il suo futuro compagno di vita. Una relazione finita in tribunale, dove il 56enne IP sedeva sul banco degli imputati accusato di maltrattamenti. Vittima Lorenzo (nome di fantasia), 27 anni più grande del compagno.

C’è un motivo per cui – secondo l’83enne – la donna lo ha ripetutamente maltrattato verbalmente e fisicamente tanto da farlo sentire in pericolo nel loro appartamento di via Ostiense: “l’abuso spasmodico di alcol”. Giovedì mattina l’imputata si è presentata davanti al giudice monocratico di piazzale Clodio e l’ha interrogata, cercando di smontare le accuse e fornendo la sua versione dei fatti contestati. «Abbiamo bevuto insieme a cena ma non eccessivamente, come tutti birra e vino – ha dichiarato in aula – ed è lui che mi ha sempre battuto in tutti questi anni. Non sono mai andato a farmi denunciare le percosse subite. Ho accettato la situazione perché ero innamorato. Cosa posso fare, Vostro Onore?”.

Roma, punisce con aggressioni e maltrattamenti i bambini degli asili nido: educatrice sospesa per sei mesi

MANI SUL COLLO
Eppure la storia dell’uomo è molto diversa e si registrano due episodi in particolare in cui il 56enne avrebbe perso il controllo. Il 19 luglio 2019 – si legge nella denuncia – mentre si trovavano su un’imbarcazione a Nettuno «la donna ha gettato a terra la vittima stringendogli le mani al collo» nel tentativo di soffocarlo provocandogli conseguenti contusioni e abrasioni. La relazione tra Lorenzo e l’imputato è iniziata con una scintilla. Già sposato, agli inizi degli anni ’90 dirigeva un’azienda di trasporti dall’Italia alla Polonia. Lei, poco più che ventenne, si affida totalmente a quell’uomo di 27 anni più grande di lei che le trova subito un lavoro come domestica vicino al suo ufficio. “Ci vedevamo spesso – ha detto l’imputato – e così dopo poco tempo abbiamo iniziato la relazione”. Lorenzo, già padre di due bambine, lascia la compagna che si trasferisce in Spagna e cede il suo posto, nella vita e anche in ufficio, alla donna che ora ha denunciato per maltrattamenti. La stessa donna che, almeno secondo gli inquirenti, non ha mai accettato di farsi ricoverare in ospedale per i suoi disturbi bipolari, nonostante i numerosi solleciti del compagno. Il tempo passa, la Polonia entra nell’Unione Europea e l’azienda di Lorenzo comincia a fallire. Ed è anche a causa delle questioni economiche che le tensioni diventano sempre più palpabili e culminano in episodi di violenza incontrollata.

Il 6 dicembre 2019 avrebbe “scavalcato la ringhiera del balcone e minacciato di tagliarsi i polsi in un tentativo di suicidio”. Sono passati solo pochi mesi tra i due episodi, che sono stati contestati con fermezza dalla donna in aula. «A luglio mentre eravamo in barca, è stato lui ad andare su tutte le furie quando gli ho chiesto spiegazioni sul perché avesse intestato l’auto aziendale ad un suo conoscente senza prima consultarmi, l’azienda è di entrambi – ha raccontato il 56enne – e mi ha dato un calcio, uno schiaffo e ha aperto il cassetto della cucina per prendere il coltello e puntarmelo alla gola”.

ESILIO IN BARCA
Insomma, due versioni opposte. Quello che è certo, però, è che adesso Lorenzo a 83 anni si ritrova a vivere su una barca a Nettuno invece che nel suo bellissimo appartamento di via Ostiense. Una delle due figlie dell’uomo, chiamata a testimoniare, ha confermato il clima di tensione vissuto negli anni dal padre e dalla compagna. “Ha le chiavi di casa e può entrare quando vuole – ha esclamato in aula l’imputato – Non sono certo io a impedirglielo”. Fatto sta che da dicembre 2019, dopo quei due episodi, Lorenzo non ha più voluto mettere piede in quell’appartamento per paura della sua incolumità.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Il Messaggero

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Avviso per il bar di Piazza Lozer a Torre – PORDENONEOGGI.IT – .
NEXT 4 asteroidi sono destinati ad avvicinarsi molto alla Terra, afferma la NASA; controlla i dettagli in breve qui – .