Perché la Cina continua ad acquistare enormi quantità di oro? – .

La Banca Centrale Cinese continua a farlo acquistare grandi quantità di oro, contribuendo così ad aumentarne il prezzo. Il motivo di questo accumulo di metallo prezioso solleva però non poche preoccupazioni. Vediamo perché.

Corsa all’oro verso nuovi record


La frenesia della corsa all’oro in Cina ha recentemente spinto il prezzo del metallo prezioso a nuovi massimi storici. Nel mese di aprile, il suo valore ha superato $ 2.400 l’oncia. Mai prima d’ora è stato così costoso.

Da inizio anno, il prezzo è aumentato del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se consideriamo tutto il 2023, l’aumento è stato addirittura del 40%.

L’oro è stato a lungo considerato un indicatore affidabile di crisi: quando cresce il timore di un’inflazione eccessiva, il suo prezzo aumenta. Gli investitori cercano quindi di diversificare i propri rischi.

Le criptovalute sono state a lungo considerate un mezzi di diversificazione. Ciò vale soprattutto per Bitcoin ed Ethereum ma anche per le nuove monete meme come Spugna V2che potrebbero appartenere a pieno titolo a questo gruppo.

Prezzi record nonostante la bassa inflazione


Nonostante le numerose crisi degli ultimi anni, sul fronte dell’inflazione la situazione si è almeno parzialmente calmata. Nonostante questo, però, il prezzo dell’oro resta su livelli molto elevati.

E le responsabilità della più potente e popolosa nazione asiatica sono evidenti. In Cina, infatti, non solo la banca centrale ma anche fondi privati ​​e investitori continuano ad acquistare oro in quantità record. Ma quali sono i ragioni strategiche dietro questa improvvisa passione per il metallo prezioso?

In primo luogo, questa politica può derivare da preoccupazioni legate a sicurezza nazionale. Anche se il prezzo del dollaro è in aumento, la Cina continua ad acquistare Essiil che si traduce in un aumento del prezzo, poiché la domanda cresce rispetto all’offerta.

Questo fenomeno può essere interpretato come un tentativo del governo di Pechino di farlo rafforzare la tua posizione economico e di sicurezza, riducendo la sua dipendenza dal dollaro e dagli Stati Uniti. In questo modo, la Cina potrebbe farlo proteggersi da qualsiasi instabilità finanziaria o politica globale e aumentare la diversificazione delle sue riserve.

Più oro, meno dipendenza?

In particolare, l’obiettivo della Cina sembra essere quello di ridurre la dipendenza delle sue riserve valutarie dal dollaro. Il Paese segue quindi la strada intrapresa da altre nazioni ed è dettata dalla preoccupazione che gli Stati Uniti possano farlo adottare misure restrittivecome il congelamento delle riserve denominate in dollari, in caso di tensioni o conflitti geopolitici.

Un esempio concreto di questa possibilità è stato osservato nel caso della Russia, dove il congelamento delle sue riserve denominate in dollari è stato uno strumento sanzionatorio utilizzato dagli Stati Uniti e da altri paesi occidentali in risposta all’attacco all’Ucraina.

Questo scenario potrebbe spingere la Cina diversificare le proprie riserve valutarieriducendo così la sua vulnerabilità a possibili azioni punitive da parte degli Stati Uniti o di altri attori internazionali.

Oltre agli acquisti di oro, la banca centrale cinese ha anche venduto sempre più debito pubblico statunitense, con un volume diminuito di circa un terzo negli ultimi due anni.

A differenza di nazioni come la Germania, la Cina ha una percentuale molto bassa di oro nelle sue riserve di valuta estera, ma ci sono prove che sta cercando di cambiare la situazione per aumentare la sua sicurezza finanziaria.

Gli investitori privati ​​non hanno praticamente altra scelta

Anche gli investitori privati ​​cinesi sono sempre più interessati all’oro, un fenomeno che può essere attribuito, in gran parte, alla perseveranza crisi immobiliare nel paese. Inoltre, il mercato azionario attualmente non soddisfa le aspettative degli investitori, mentre severi controlli limitano l’accesso ai mercati finanziari esteri.

Tutti questi fattori stanno spingendo l’oro valida alternativa di investimento.

Segni di guerra in Asia?

Volendo avanzare ipotesi meno rassicuranti, si può interpretare come tale anche la strategia della Banca Centrale cinese preparazione alla guerra. Meno titoli di Stato americani e valute ha la Cina, meno sarebbe influenzato dalle sanzioni in caso di attacco a Taiwan.

Ecco perché la frenesia della corsa all’oro cinese preoccupa diversi esperti. La Cina sta cercando di ridurre la propria dipendenza dal dollaro e quindi dagli Stati Uniti, facendo sì che il prezzo dell’oro diventi sempre più un termometro della situazione della sicurezza globale.

Leggi anche:

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV L’estate di Volotea prende il volo con 164 rotte nazionali e internazionali dall’Italia – Il Giornale del Turismo – .
NEXT alla Galiani-De Sterlich un incontro dedicato al centenario della nascita di Danilo Dolci – .