“Non mi interessa parlare di una posizione aperta” – .

“Non mi interessa parlare di una posizione aperta” – .
“Non mi interessa parlare di una posizione aperta” – .

TMW

Dopo l’amichevole contro l’Ecuador, il secondo portiere della Vicario Nazionale Guglielmo ieri sera al Dall’Ara di Bologna ha giocato la sua seconda partita consecutiva da titolare. Questa volta contro il Turchiaun’altra partita che si è conclusa con la porta inviolata.

È un segnale per far capire che il luogo è più aperto di quanto pensiamo?
“Non mi interessa parlare di posti, ma del bene di questa Nazionale e del risultato finale. Ovviamente tutti vogliono giocare, fa parte dell’essere un atleta e competitivo. Voglio solo aiutare i miei compagni e dare il 100% giorno dopo giorno, cercando di creare un gruppo di lavoro importante come già è”.

Spalletti ha detto che eri un po’ stanco ma è mancata la qualità. È un’analisi con cui sei d’accordo?
“Io seguo quello che vede l’allenatore, è lui che indica la strada e noi cerchiamo di fare del nostro meglio. Contro la Turchia abbiamo avuto un po’ meno successo, eravamo più pesanti ma credo che faccia parte del processo di avvicinamento alla partita del 15 giugno in prima squadra. Ci aspettano ancora due amichevoli, contro gli Under 20 e contro la Bosnia, cercheremo di mettere minutaggio e qualità di gioco, tutte cose che ci servono per arrivare pronti all’Europeo”.

Circa un anno fa eri all’Empoli, oggi lavori per arrivare 26esimo all’Europeo. Come stai vivendo questa occasione?
“Ripensando all’anno scorso, è anche un po’ difficile rendersi conto di cosa sta succedendo. Ma poi devi prendere coscienza della realtà ed essere pronto, questo è un po’ il mio processo mentale e il mio atteggiamento. Sono estremamente contento di essere in questo gruppo, spero di essere tra i 26”.

Com’è avere Buffon qui con te? All’intervallo era nello spogliatoio: ti ha solo ascoltato o ha anche parlato?
“È bello avere la possibilità di vedere Gigi ogni giorno, la sua presenza ti dà già la dimensione della persona che è, dell’uomo che è e del campione che è stato. Per me è una grande emozione e fortuna salutarlo al mattino e avere l’opportunità di scambiare qualche parola, portiamo con noi le sue parole, i suoi preziosi consigli e la sua presenza che ci illumina la strada con grande orgoglio.”

 
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